Corpo carbonizzato nel baule "È la giovane mamma sparita" Sotto torchio un conoscente

Il cadavere potrebbe essere di Alice Neri. Giovedì il marito ne aveva denunciato la scomparsa. La donna, 32 anni, non era più rientrata dal lavoro. Interrogata una persona che frequentava

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di Valentina Reggiani

e Maria Silvia Cabri

MODENA

Un cumulo di cenere e il silenzio che nasconde il dolore più profondo. È tutto ciò che resta tra le campagne di Concordia, nella bassa modenese, teatro, forse, dell’ennesimo femminicidio. Venerdì sera infatti, nel baule di un’auto avvolta dalle fiamme è stato rinvenuto il corpo carbonizzato di una donna. Si attende l’esame del Dna ma si tratterebbe di Alice Neri, 32 anni, residente a Rami di Ravarino e mamma di una bambina. Sarebbe suo il corpo divorato dalle fiamme. Come sia arrivata l’auto in quel punto nascosto tra gli arbusti di via Griffona, e soprattutto chi abbia appiccato il fuoco, al momento, resta un mistero. Sulla terribile vicenda gli inquirenti mantengono il più stretto riserbo anche se la Procura avrebbe aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di omicidio volontario.

Le ipotesi al vaglio degli inquirenti, però, restano al momento tutte aperte. Quel che si sa è che il passaggio dell’auto della vittima sarebbe stato ‘registrato’ poco prima della macabra scoperta dalle telecamere di Concordia. Così come è certo che il marito della donna, Nicholas Negrini, ne aveva denunciato la scomparsa giovedì 17. In base a quanto dichiarato agli investigatori – l’uomo è stato sentito ieri per diverse ore in caserma – non vedendo la giovane rientrare a casa dopo il lavoro temeva potesse essere rimasta vittima di un incidente. Dopo i rilievi sul luogo del ritrovamento ieri la Scientifica si è recata nell’abitazione della coppia, a Rami di Ravarino al fine di sequestrare alcuni oggetti utili anche alla comparazione del Dna. Insieme agli inquirenti era presente anche il marito di Alice. Nel pomeriggio, però, gli inquirenti hanno sentito in caserma anche un altro uomo: una persona che la vittima stava frequentando, pare, da qualche tempo. È stata uccisa Alice? Se sì, qual è il movente? Era già morta quando sono state appiccate le fiamme? Tutte domande a cui i carabinieri stanno cercando di dare risposta. In pochi, in paese, conoscevano la coppia. I vicini hanno spiegato che vivevano nella loro villetta a piano terra dal 2015 e che si mostravano sempre cordiali, seppur molto riservati. Solo cinque giorni fa Alice e Nicholas pubblicavano foto sorridenti con la propria bambina sui social. A dare l’allarme ai pompieri, venerdì sera, è stato un passante che, notate le fiamme tra gli arbusti, si è subito allarmato. Spento l’incendio è emersa la crudele verità: dentro al baule c’erano i resti del corpo di una donna e le indagini sono scattate immediatamente. Sul posto sono infatti intervenuti i carabinieri, coordinati dal pubblico ministero Claudia Natalini e sicuramente nelle prossime ore sarà svolta l’autopsia sulla salma della vittima.

Intanto i carabinieri stanno vagliando anche le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza per ricostruire il tragitto che la vettura ha seguito nel raggiungere la strada sterrata ma anche quelle situate nei pressi dell’abitazione della coppia. Dov’è stata Alice in quelle interminabili ore di buio? Si è vista con qualcuno giovedì, dopo il lavoro, prima di sparire nel nulla? Gli accertamenti proseguono senza sosta. "Come volete che stia? Mia figlia è morta carbonizzata in una macchina – ha detto ieri sotto choc la madre di Alice, Patrizia Montorsi – Io posso pregare anche per due anni di fila ma è certo che mia figlia non tornerà più. Questo è un dato di fatto: del resto non me ne frega niente".