Coronavirus, Oms: "La mutazione nei visoni anche in Italia"

La variante si chiama "Cluster 5", l'Organizzazione mondiale della sanità spiega: "Danimarca, Paesi Bassi, Spagna, Svezia, Italia e Stati Uniti, hanno segnalato Sars-CoV-2"

Visoni danesi, mutazione genetica del Coronavirus anche in Italia (Ansa)

Visoni danesi, mutazione genetica del Coronavirus anche in Italia (Ansa)

Milano, 7 novembre 2020 - La mutazione coronavirus Sars-CoV-2 è stata segnalata anche in Italia e in altri 4 Paesi, oltre la Danimarca che ha lanciato l'allarme sui visoni infetti. L'Oms rende noto: "Ad oggi, 6 Paesi, cioè Danimarca, Paesi Bassi, Spagna, Svezia, Italia e Stati Uniti, hanno segnalato Sars-CoV-2 nei visoni d'allevamento all'Organizzazione mondiale per la salute animale (Oie)".  

Copenaghen nei giorni scorsi aveva segnalato alcuni casi di persone infettate da una variante associata proprio a questi animali in Danimarca. Ma la variante del virus è un pericolo che il Paese nordico non vuole correre, e ha ordinato, fra le varie misure di sanità pubblica, l'abbattimento di tutti i piccoli animali da pelliccia allevati, cioè più di 17 milioni. 

L'Organizzazione mondiale della sanità spiega: "Le evidenze disponibili suggeriscono che il virus viene trasmesso prevalentemente tra le persone attraverso goccioline respiratorie e contatto stretto" con i positivi alla variante covid, "ma ci sono anche esempi di trasmissione tra esseri umani e animali. Diversi animali che sono stati in contatto con esseri umani infetti, come visoni, cani, gatti domestici, leoni e tigri, sono risultati positivi al test per Sars-CoV-2".  

A loro volta "i visoni sono stati infettati in seguito all'esposizione ad esseri umani infetti". Quindi l'attenzione sale perchè questi animali "possono agire come un serbatoio di Sars-CoV-2, trasmettendo il virus" all'interno della loro specie "e possono rappresentare un rischio di propagazione del virus dal visone all'uomo. Le persone possono poi trasmettere questo virus all'interno della popolazione umana. Può inoltre verificarsi un ritorno, una trasmissione da uomo a visone. Rimane motivo di preoccupazione quando un virus animale si diffonde nella popolazione umana o quando una popolazione animale potrebbe contribuire ad amplificare e diffondere un virus che colpisce l'uomo. Quando infatti i virus si spostano tra le popolazioni umane e animali, possono verificarsi modificazioni genetiche nel patogeno", spiega l'Oms.

Molte volte la mutazione di un virus è innocua, secondo la comunità scientifica, ma in questo ceppo, denominato "Cluster 5", può portare a una minore efficienza degli anticorpi umani, e quindi minaccia lo sviluppo di un vaccino contro il Covid-19. "Cluster 5 presenta una combinazione di mutazioni che non erano state osservate prima", aggiunge Oms, che avverte "le implicazioni dei cambiamenti identificati in questa variante non sono ancora del tutto comprese".

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Associazione Italiana Pellicceria   

Il comunicato dell'Associazione Italiana Pellicceria: "Le Asl monitorano costantemente gli allevamenti: nel nostro Paese ci sono state solo 2 analisi che hanno rilevato carica virale covid bassa. La prima è stata fatta su un visone trovato deceduto, la seconda sulle feci a terra, sotto una gabbia vicina. L'allevamento in cui sono stati fatti questi due rilevamenti è stato monitorato da agosto a oggi: sui visoni sono stati eseguiti parecchie centinaia di tamponi in tempi successivi e sono sempre e tutti risultati negativi".  Roberto Tadini, presidente di AIP spiega: "Forniamo la massima collaborazione alle Autorità pubbliche per questa battaglia epica a tutela delle persone, dei nostri stessi allevatori e dei nostri animali e insieme ai nostri allevatori stiamo approfondendo quanto succede in Danimarca. Abbiamo chiesto di avere lo studio che ha fatto da base alla scelta della Safety Agency danese in modo da analizzarlo con i veterinari esperti su questa specie: in questo momento ci vuole rigore, equilibrio e tempestività. Ci vogliono strumenti per agire con consapevolezza e non con emotività. Siamo attentissimi agli aspetti legati alla biosicurezza e negli allevamenti vengono applicati protocolli molto severi, condivisi con le Autorità competenti. Apprendiamo da alcuni articoli che sarebbero stati video-documentati operatori al lavoro e non equipaggiati in maniera corretta: tralasciamo il fatto che le immagini siano state probabilmente riprese in violazione della proprietà privata".