Coronavirus, a che punto siamo con il vaccino? In Germania e Belgio test clinici da giugno

Tempi ancora lunghi. Intanto la società biofarmaceutica tedesca CureVac annuncia i prossimi step

Coronavirus, un laboratorio analisi (foto d'archivio)

Coronavirus, un laboratorio analisi (foto d'archivio)

Roma, 9 aprile 2020 – Continua la ricerca di un vaccino contro il Coronavirus. E la domanda che tutti si pongono è: ma quando verrà trovato? I tempi sono ancora lunghi – sostengono gli esperti – e se ne potrà parlare solo a partire dalla fine del 2020. “Tutti mirano ad avere la sperimentazione sull’uomo tra maggio e giugno, per portare poi un vaccino su un’applicazione diffusa entro la fine dell’anno o all’inizio del 2021”, ha dichiarato ieri il ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, intervistato ad 'Agorà' su Rai3. Intanto, la società biofarmaceutica tedesca CureVac ha annunciato che comincerà a giugno i test clinici sul vaccino in Belgio e in Germania. Lo ha dichiarato il nuovo presidente del consiglio di vigilanza dell’azienda Jean Stéphenne. Nel mese di giugno, “massimo a luglio”, cominceranno gli studi clinici su persone adulte e in buona salute che non sono state contagiate. Poi il vaccino sperimentale sarà iniettato in persone esposte al virus e infine agli anziani, la fascia più a rischio, ha spiegato Stéphenne. L’obiettivo dei test – ha spiegato ancora Stéphenne – è “esaminare che tipo di anticorpi vengono indotti dal vaccino, ma anche comprendere, per le persone che sono state infettate dal virus, qual è la risposta immunitaria che è stata indotta”. Dopo aver effettuato i primi test sulla sicurezza e il dosaggio del vaccino, a essere coinvolte nello studio saranno tra le duemila e le tremila persone. “Quando avremo raccolto tutti questi risultati, avremo delle discussioni con le autorità e gli scienziati per vedere se il vaccino dovrà già essere utilizzato”, e allora si deciderà se allargare lo studio a 10mila o 20mila persone, ha spiegato il presidente. CureVac si sta concentrando su una tecnologia vaccinale che si basa su molecole di RNA messaggero (mRNA) che stimolano il sistema immunitario. Se i test sul primo vaccino non dovessero essere soddisfacenti, l'azienda tedesca ha già pronti altri due o tre candidati per condurre nuovi studi.