Venerdì 19 Aprile 2024

La strage che il bollettino non dice. "In un mese il 20% di morti in più"

L’Istat registra un boom di vittime in marzo nei Comuni del centro-nord rispetto al quadriennio precedente. Lo statistico Sebastiani: "L’aumento è attribuibile al Coronavirus, non sembrano esserci altre cause"

Bare in un capannone di Ponte San Pietro, Bergamo (Ansa)

Bare in un capannone di Ponte San Pietro, Bergamo (Ansa)

Roma, 18 aprile 2020 -  Due studi, una conclusione. I dati Istat su 1.689 Comuni e i dati su 18 grandi Comuni del Sistema nazionale di mortalità giornaliera (SISMG) del ministero della Salute, confermano: da marzo alla prima settimana di aprile c’è stato un boom di mortalità. L’Istat ha selezionato i 1.689 Comuni che nel periodo 1 marzo-4 aprile hanno avuto un aumento della mortalità pari o superiore al 20% rispetto allo stesso periodo degli anni 2015-2019. Nei 1.689 Comuni (su 7.904) l’aumento è da 20.454 morti a 41.329 morti: un secco +102%.

Tra il primo marzo e il 4 aprile in 39 capoluoghi, quasi tutti del centronord, la crescita è del 77%. In 33 piccoli Comuni lombardi i decessi sono decuplicati. ll Comune capoluogo più colpito resta Bergamo, i cui morti passano da 151 a 729 (+382,8%). Seguono Piacenza da 121 a 495 (+309,1%), Cremona da 97 a 375 (+286,6%), Pesaro da 108 a 344 (+218,5%), Lodi da 52 a 188 (+261,5%), Brescia da 210 a 638 (+203,8%). Milano è al +39,3%. Bologna al +22%. Nella stessa direzione va il SISMG (primo febbraio-4 aprile) che mostra un aumento al nord del 65% e al centrosud del 10%. In particolare +195% a Brescia, +126% ad Aosta, +87% a Milano, +33% a Verona, +32% a Bologna, +15% a Venezia. Ne abbiamo parlato con Giovanni Sebastiani, statistico dell’Istituto per le applicazioni del calcolo (IAC) del CNR.

Dottor Sebastiani, in Italia c’è stato un aumento dell 20% della mortalità o anche superiore?

"Nei 1.689 comuni presi in esame all’Istat l’aumento è stato superiore al 20%, spesso di molto superiore. Più precisamente c’è stato un aumento molto più alto al nord, dove si è arrivati al raddoppio, e più basso al sud. Per avere la media nazionale si dovrà però tener conto del complesso dei Comuni, che sono 7.904".

L’incremento è largamente attribuibile al Covid 19?

"In mancanza di altre cause evidenti, è molto realistico affermarlo. Non è possibile attribuirlo integralmente al Covid 19 solo a causa di una leggera flessione della mortalità a gennaio e febbraio, stimabile in un -4/5%, dovuto all’inverno più mite, che si è poi ragionevolmente compensato a marzo e aprile. Ma per il 95% l’aumento è certamente attribuibile al Coronavirus".

Oltre allo studio Istat l’aumento è confernato anche dal SISMG del ministero della Sanità.

"Esattamente, si conferma un aumento grossomodo comparabile della mortalità. Aumento che in dieci città del nord, Brescia, Bologna, Verona, Torino, Milano, Genova, Bolzano, Trento, Aosta e Venezia ha toccato complessivamente il 65%, con picco del +195% a Brescia. A fine marzo in particolare, in occasione del picco, l’aumento è stato al Nord di oltre il 200%, per poi calare. Sostanzialmente questo conferma pienamente il rapporto dell’Istat".