Venerdì 19 Aprile 2024

Coronavirus, Speranza: "Mascherine e distanze fino al vaccino". Ricciardi: evitare aereo

Il ministro della Salute: "Il virus circola ancora. Solo col vaccino la battaglia sarà vinta". Ricciardi: "Italia lontana da fine pandemia"

Il ministro della Salute, Roberto Speranza (Ansa)

Il ministro della Salute, Roberto Speranza (Ansa)

Roma, 24 giugno 2020 - "L'uso delle mascherine, il distanziamento sociale e il lavaggio frequente delle mani sono le tre regole fondamentali che dovremo continuare a seguire fino a quando non avremo un vaccino, che ci metterà in sicurezza". Regole, dunque, da rispettare ancora "con grande abnegazione". Lo ha detto chiaramente il ministro della Salute Roberto Speranza durante un forum online su Corriere.it palando della fase 3 della pandemia di Coronavirus. 

Speranza ha poi ribadito come la battaglia contro il Covid-19 "non sia ancora vinta". Concetti che Spernza non si stanca mai di ripetere in queste settimane di riapertura invitando alla "cautela" nei comportamenti.

"I bilanci vanno fatti alla fine, e purtroppo non siamo alla fine. Il virus circola, ancora le persone perdono la vita, dobbiamo sentirci dentro questa sfida, se pensiamo che la battaglia è vinta rischiamo di commettere errori: il Paese è ripartito, come è giusto che sia, ma servono cautela e prudenza. Vinceremo la battaglia solo quando ci sarà un vaccino sicuro, capace di dare una risposta vera a tutti i nostri concittadini".

Il ministro ha sottolineato come l'Italia sia gtra i Paesi in testa nella sfida per il vaccino. Il nostro Paese, lo ricordiamo, ha sottoscritto con altri un accordo per il vaccino Oxford-Pomezia: si spera che le prime dosi possano essere disponibili già negli ultimi mesi dell'anno. Ecco perché Speranza dice che fino ad allora restano fondamentali mascherine, distanziamento sociale e igiene. Il ministro ha anche affermato che servono più fondi per il Servizio sanitario nazionale e bisogna investire sul personale. 

Per quanto riguarda il Mes "è in corso una discussione e sarà il Parlamento ad esprimere l'ultima parola. Io sono il più convinto che serva un investimento straordinario sulla sanità e come ministro della Salute mi spenderò per questo. C'è una parte significativa del Parlamento che pensa che si possa accedere ai fondi del Mes insieme ad altri Paesi per non essere gli unici".

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Ricciardi

"La stragrande maggioranza dei contagi avviene attraverso le mani, quindi lavarle è un'abitudine che può controllare circa il 60% dei contagi, sembra strano perché si bada molto di più alla mascherina. Il distanziamento fisico e il lavaggio delle mani da soli possono evitare quasi il 100% dei contagi". A dirlo Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute e professore ordinario di Igiene generale e applicata all'Università Cattolica, presentando oggi il rapporto Osservasalute. Quanto alla fase 3 e ai viaggi, Ricciardi raccomanda ancora prudenza: "L'aereo in questo momento va evitato, perché le mascherine chirurgiche non sono sufficienti in ambienti chiusi e quando le persone sono così vicine". E stila anche una serie di raccomandazione agli alkberghi e alle altre strutture ricettive: tutte le strutture ricettive dovranno prestare grande attenzione alla disinfezione degli ambienti comuni, degli oggetti e delle superfici comuni. Il personale, anche durante le pulizie delle camere, dovrà stare molto attento, perché se una persona infetta tocca un cuscino poi c'è il rischio che chi dorme in quel letto venga contagiato".

Ricciardi poi affronta il tema del tracciamento dei positivi (l'app Immuni è stata finora scaricata da 3,5 milioni di italiani): "Si verificherà un ritorno a numeri più ampi e avremo bisogno di un esercito di persone per il tracciamento. In Francia sono state assunte migliaia di persone per fare questo lavoro. Quanti ne sono stati assunti nonostante le risorse messe?".  C'è un altro aspetto di grande attualità in queste ore, la riapertura a settembre delle scuole. "Che dobbiamo riaprire le scuole è  poco ma sicuro. Dobbiamo però stare attenti, perché il rischio puç essere ciç che sta accadendo in Israele, dove i giovani si contagiano fuori dalla scuola, in occasioni di raduni, feste, movida, poi vanno a scuola e contaminano tutta la classe. Motivo per il quale adesso gli israeliani chiudono ogni singola scuola quando emerge un caso o un inizio di focolaio, però, certo, non è facile così".

E l'andamento futuro della pandemia? Ricciardi la vede così: "Tecnicamente una pandemia si definisce terminata da 40 giorni consecutivi a zero casi nel mondo a zero casi. Siccome ieri si è avuto il record di singoli casi in un giorno, siamo ben lontani a livello mondiale, ma anche nazionale, dal raggiungere questo obiettivo".