Coronavirus, battaglia per l’ospedale a Milano. Fontana: "Noi andiamo avanti"

Posti di terapia intensiva nella vecchia Fiera, il governatore incalza. E attende il sostegno della Protezione civile

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Milano, 16 marzo 2020 - Quarantotto ore di tempo. Tante ne ha chieste Domenico Arcuri per far sapere se la Protezione civile riuscirà ad aiutare la Regione Lombardia nella creazione-lampo di un nuovo ospedale nei padiglioni dismessi della Fiera di Milano. Il commissario per l’emergenza Coronavirus ieri ha avuto un confronto telefonico col governatore lombardo Attilio Fontana e ha chiesto tempo fino a domani sera. Il presidente, da parte sua, assicura che la Regione andrà avanti cercando di realizzare il progetto: "Strade parallele", quelle romane e quelle lombarde, dice Fontana.  Nel frattempo Arcuri si è impegnato a far pervenire in Lombardia dai 100 ai 140 respiratori entro una settimana, apparecchi che saranno distribuiti tra gli ospedali esistenti, tutti in forte sofferenza soprattutto per quanto riguarda la terapia intensiva. Un colloquio e un impegno non risolutivi ma che stemperano la tensione tra il Governo e la Regione dopo le polemiche delle ultime ore per il lotto di mascherine non idonee recapitato dalla Protezione civile in Lombardia, per l’ammissione della prima di non poter garantire quanto serve per attrezzare i padiglioni fieristici e dopo la nomina di Guido Bertolaso come consulente del governatore.

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Ecco Fontana allora: "Con il commissario Arcuri abbiamo parlato di due argomenti in particolare – spiega -. Ho avuto la conferma che entro una settimana dovrebbero arrivare circa 140 respiratori. Altro discorso quello legato alla realizzazione del nuovo ospedale alla Fiera di Milano per il quale al momento non abbiamo avuto risposte. Il commissario ha chiesto ulteriore tempo per capire se riesca a rispondere alle nostre richieste. Intanto stiamo cercando anche autonomamente altri respiratori per mettere insieme quanto riesce a trovare la Protezione civile e quanto troviamo noi". 

Fontana precisa che risentirà Arcuri entro domani sera. Ma bisogna fare in fretta, da giorni in Regione si parla di ‘corsa contro il tempo’. "Siamo vicini al momento in cui non potremo più utilizzare rianimazioni perché non avremo più letti. La Lombardia – insiste il governatore - deve attrezzarsi per realizzare tanti altri nuovi posti".  Da qui la scelta della Regione di andare avanti comunque sull’ospedale in Fiera: "Mancano i respiratori e gli allacciamenti. Dal momento in cui ne avremo disponibilità potremo concludere tutto in 5-7 giorni".