Coronavirus, appello dell'Iss: "No al fai da te. Automedicarsi comporta rischi"

L'Istituto Superiore di Sanità chiarisce inoltre che al momento non esiste un farmaco specifico per la prevenzione e il trattamento di Covid-19

Coronavirus, medici e infermieri in ospedale (foto Ansa)

Coronavirus, medici e infermieri in ospedale (foto Ansa)

Roma, 29 marzo 2020 - Nel pieno dell'emergenza sanitaria legata alla dffusone del Covid-19, l'Istituto Superiore di Sanità richiama l'attenzione dei cittadini sull'importanza di seguire esclusivamente protocolli terapeutici medici, nonché di affidarsi a fonti ufficiali

Coronavirus, l'Iss: "Automedicazione comporta rischi"

"In nessun caso è giustificabile il ricorso a terapie fai da te per il trattamento del Covid-19" afferma Patrizia Popoli, direttrice Centro Nazionale Ricerca e Valutazione Preclinica e Clinica dei Farmaci dell' Iss. "Tutti i farmaci hanno degli effetti collaterali più o meno gravi, e l'automedicazione comporta rischi ancora più gravi quando si usano farmaci non autorizzati. In caso di acquisti online, poi - avverte - tali rischi sono moltiplicati perché i farmaci potrebbero essere contraffatti". Popoli ha sottolineato che le preoccupazioni generate dall'emergenza Covid-19 hanno scatenato, in alcuni case, una vera e propria "caccia al farmaco", incoraggiata - secondo la specialista - anche da informazioni fuorvianti che circolano online.

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Covid-19, non esiste un farmaco "specifico"

E' importante fare chiarezza su una questione, come ribadisce anche la dottoressa Popoli: "Al momento non esiste alcun farmaco che abbia come indicazione terapeutica la prevenzione o il trattamento di Covid-19". Trovandoci in una situazione di emergenza "alcuni farmaci già noti ed utilizzati per il trattamento di altre malattie possono essere usati in pazienti con Covid-19, ma tale trattamento (che si basa su conoscenze ancora incomplete ed è giustificabile solo a fronte della mancanza di alternative) può avvenire solo su prescrizione medica. Solo il medico può decidere quando usare questi farmaci e può controllarne la sicurezza nel singolo paziente". Al fine di favorire lo sviluppo di nuovi farmaci, inoltre, l'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), conclude Popoli, "sta semplificando ed accelerando le procedure di sperimentazione clinica, e ad oggi sono stati autorizzati già diversi studi che hanno l'obiettivo di verificare l'efficacia e la sicurezza di diverse molecole". Le direttive non potrebbero essere più chiare: evitare autodiagnosi (e relative cure fai da te); ma soprattutto non acquistare in rete farmaci che vengono spacciati come mirati ed efficaci contro Covid-19, che fioriscono nel dark web.