Coronavirus, le Regioni pensano agli anziani. "Fasce orarie per la spesa"

In arrivo le ordinanze di Friuli, Emilia-Romagna e Veneto per evitare la zona arancione. Allo studio c’è anche la chiusura dei parchi nei fine settimana in alcune città

La mappa dell'Italia divisa

La mappa dell'Italia divisa

Corsie preferenziali per la spesa per gli over 65 e obbligo di consumare seduti nei locali dopo le 15 tutti i giorni. Limitazioni allo shopping nei weekend con la chiusura di parchi commerciali, oltre ai centri, e dei grandi negozi monomarca alla Decathlon. È il piano che i governatori di Emilia-Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia stanno mettendo a punto per evitare il salto da giallo ad arancione. "Servono ulteriori restrizioni per fermare la diffusione del Covid", spiega il presidente Bonaccini.

Gimbe, i dati del monitoraggio: "Rivedere i criteri"

L’obiettivo è contenere la socialità – di qui anche interventi sulle strade e sulla riviera Adriatica per bloccare la movida – e le occasioni di assembramento, senza dover intervenire sulla mobilità tra regioni. Differenza fondamentale anche ai fini del commercio e delle attività economiche: essendo argomento molto delicato, solo dopo un ultimo giro di consultazioni si definiranno misure per regolare l’apertura di locali e negozi nei weekend. E si definirà nel dettaglio come dare la precedenza in certi orari (molto probabilmente di primo mattino) agli over 65 per permettere loro di fare la spesa con tranquillità. Di sicuro, saranno previsti più controlli e sanzioni per chi viola i divieti.

Coronavirus, il bollettino del 12 novembre

Le ordinanze – attese per ieri – arriveranno oggi per entrare in vigore a mezzanotte: saranno, se non identiche, assolutamente omogenee e coordinate dalle tre amministrazione regionali in contatto anche con il ministero della Salute. La decisione delle tre Regioni non è spontanea: ad esercitare una decisa pressione martedì è stato proprio Speranza mettendo sul piatto della bilancia la trasformazione in zona arancione senza un giro di vite .

È la strategia scelta dal premier per evitare il lockdown generalizzato, diventato oramai una linea del Piave da cui dipende la residua credibilità del governo con un combinato disposto di upgrade dal giallo all’arancione o di interventi autonomi nella stessa direzione dei governatori di regione. Peraltro: l’articolazione coinvolge poi anche i sindaci che, in collaborazione con i comitati provinciali per la sicurezza, hanno ampia autonomia ma anche mandato specifico per la chiusura di spazi urbani a rischio di affollamento. Ragion per cui, a Bologna il primo cittadino, Merola, ha vietato ogni evento nelle vie e nelle piazze del centro storico. A Roma si contingentano le presenze nei parchi, che in alcuni comuni d’Italia verranno chiusi.

Covid, Ricciardi: "Natale? Sobrio e con poche persone"

Il progetto del governo prevede l’ingresso in area rossa di nuove regioni, ma anche il passaggio di zone oggi rosse all’arancione, un moto perpetuo che dovrebbe permettere di tenere in equilibrio sia il disagio delle popolazioni che i costi molti esosi delle chiusure. Domani è previsto un altro check della cabina di regia e, sulla base dei nuovi dati, l’Italia potrebbe nuovamente cambiare colore: sotto la lente ci sono, oltre alla Campania, appunto Veneto, Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia. I governatori Bonaccini, Fedriga e Zaia – a differenza del collega campano De Luca – si sono mostrati subito disponibili alla stretta insistendo, però, perché l’esecutivo faccia la sua parte, o meglio sborsi la sua quota: chiedono infatti aiuti per ogni attività produttiva che chiude. Sarà uno degli argomenti sul tavolo della riunione di oggi della maggioranza sulla manovra.

Campania zona rossa: venerdì la decisione del Governo

image

Insomma, anche il complesso disegno del governo non è certo a costo zero e certamente non basteranno i 5 miliardi che la legge di bilancio stanzierà per i due decreti ristori ai quali se ne potrebbe aggiungere anche un terzo. Si tratterebbe però comunque di un onere molto meno proibitivo di quello che deriverebbe dal lockdwon.

Vaccino Pfizer anti-Covid: all'Italia 27 milioni di dosi

 

Hai già un abbonamento?
Questo articolo è riservato agli abbonati

Accedi senza limiti a tutti i contenuti di iltelegrafolivorno.it e dei siti collegati.Naviga senza pubblicità!

ABBONAMENTO SETTIMANALE

2,30 € 0,79 € a settimanaper le prime 24 settimane. Addebito ogni 28 giorni.
Nessun vincolo di durata. Disdici quando vuoi
mese
anno