Giovedì 25 Aprile 2024

Coronavirus, vaccino italiano funziona su cellule umane. "E' la prima volta"

L'ad di Takis Aurisicchio: "Dimostrata la neutralizzazione del Covid 19 da parte di un vaccino"

Coronavirus, tutto il mondo sta cercando un vaccino (ImagoE)

Coronavirus, tutto il mondo sta cercando un vaccino (ImagoE)

Roma, 4 maggio 2020 - Proprio nel giorno della prima - timida - ripartenza, dall'Italia viene una buona notizia sulla ricerca di un vaccino anti-Coronavirus: funzionano gli anticorpi generati nei topi dal vaccino italiano dell'azienda Takis. In più il vaccino funziona anche su cellule umane.

Si tratta del livello più avanzato finora raggiunto nella sperimentazione di un candidato vaccino nato in Italia, ma i test sull'uomo sono previsti comunque dopo l'estate. A rendere conto dello stato della ricerca - con i test effettuati nel laboratorio di Virologia dell'istituto Spallanzani - è l'amministratore delegato Luigi Aurisicchio

La prima volta su cellule umane

Per la prima volta al mondo un candidato vaccino contro il nuovo coronavirus ha neutralizzato il virus nelle cellule umane, specifica Aurisicchio, spiegando che il test fatto allo Spallanzani è stato possibile grazie all'esperienza dell'istituto, che dopo avere isolato il virus ha messo a punto un metodo per verificare l'efficacia di vaccini e molecole direttamente sul virus. "Grazie alle competenze dello Spallanzani, per quanto ne sappiamo, siamo i primi al mondo ad aver dimostrato la neutralizzazione del coronavirus da parte di un vaccino. Ci aspettiamo che questo accada anche nell'uomo", ha detto ancora Aurisicchio.

"Stiamo anche esplorando altre interessanti piattaforme tecnologiche in collaborazione con la LineaRx, un'azienda americana. Alcuni vaccini hanno ricevuto importanti finanziamenti e hanno già iniziato la fase clinica in altri Paesi. Noi ce la stiamo mettendo tutta perché un vaccino che nasce dalla ricerca italiana, con una tecnologia tutta italiana e innovativa, venga sperimentato in Italia e messo a disposizione di tutti. Per fare questo - ha rilevato - abbiamo bisogno del supporto delle istituzioni e di partner che ci aiutino ad accelerare il processo: questa non è una gara e insieme possiamo vincere tutti contro il coronavirus".