Coronavirus Italia, Speranza: stop ai voli dal Bangladesh

Sospensione per una settimana, già 36 casi tra i passeggeri di un volo da Da Dacca. Allo studio misure "cautelative" per gli arrivi extra Shengen ed extra Ue

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Roma, 7 luglio 2020 - I bollettini degli ultimi giorni sul Coronavirus confermano che attualmente l'Italia viaggia intorno ai 200 contagi ogni 24 ore. Ma restano i timori su nuovi focolai. Oggi il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha ordinato la sospensione dei voli in arrivo dal Bangladesh a seguito "del numero significativo di casi positivi al Covid-19 riscontrati sull'ultimo aereo atterrato ieri a Roma". In accordo con il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, rende noto il Ministero della Salute, è stata disposta una sospensione valida per una settimana. E proprio nei prossimi giorni, spiega il ministero, si studieranno nuove misure cautelative per gli arrivi extra Schengen ed extra Ue. "La quarantena per chi viene da Paesi extra UE ed extra Schengen è già prevista ed è confermata", scrive Speranza su Facebook. "Ma dopo tutti i sacrifici fatti non possiamo permetterci di importare contagi dall'estero. Meglio continuare a seguire la linea della massima prudenza", aggiunge.

Italia, Coronavirus: bollettino del 7 luglio

Una decisione che era nell'aria, arrivata dopo che l'Unità di crisi Covid-19 della Regione Lazio ha chiesto "la sospensione dei voli da Dacca in quanto non garantiscono i livelli di sicurezza". Un allarme/appello riportato nell'account social 'Salute Lazio' dell'assessorato alla Sanità della Regione Lazio. Nel mirino il volo specializzato autorizzato dall'ENAC diretto dalla capitale del Bangladesh atterrato ieri nel pomeriggio all'aeroporto di Fiumicino. Sono almeno 36 i passeggeri postivi al Covid, ha spiegato l'assessore alla Sanità del Lazio e responsabile dell'unità anti-crisi, Alessio D'Amato. "Una vera e propria 'bomba' virale che abbiamo disinnescato con tempestività attraverso l'ordinanza del Presidente Zingaretti" aggiunge. "Bene la sospensione dei voli", commenta. Negli ultimi giorni nella Capitale sono stati registrati circa 40 casi di cittadini bengalesi, in buona parte appena tornati proprio da Dacca, positivi al Coronavirus. Una dinamica che potrebbe essere legata a controlli non ottimali negli aeroporti di partenza e al mancato rispetto dell'obbligo di quarantena per coloro che rientrano in Italia.

Focolai in Italia

Sono settanta i lavoratori positivi e duecento quelli messi in quarantena nei 5 macelli e salumifici del Mantovano che costituiscono il focolaio al momento più preoccupante in Lombardia anche se, assicurano fonti sindacali e sanitarie, "la situazione è sotto controllo". I dati sono riferiti da Ats Val Padana con la precisazione che in seguito allo screening a tappeto risultano avere contratto il coronavirus 54 lavoratori domiciliati in provincia di Mantova, 4 in quella di Cremona e i restanti in Emilia Romagna. I lavoratori sono per lo più  italiani, indiani, ghanesi e in misura minore dell'est Europa. Al momento una sola persona risulta ricoverata in condizioni non gravi, mentre la maggior parte non presenta sintomi oppure ne ha di lievi.

Nuovo piccolo focolaio anche nel reparto post-acuti dell'ospedale Infermi di Rimini. "Al momento - comunica Ausl Romagna - la situazione risulta circoscritta". Le persone coinvolte sono cinque donne e tre uomini, tutti asintomatici e pazienti del reparto. I casi sono emersi a seguito del tampone effettuato di routine a un uomo in dimissione a cui e' seguita un'indagine epidemiologica. Quarantena per tutti i contatti stretti dei pazienti positivi.