Coronavirus Italia, mascherine obbligatorie? La mappa delle Regioni

Alla Lombardia si è accodata la Toscata e in parte Val D'Aosta e Piemonte. Molti governatori valutano se imporle almeno nei negozi

Coronavirus, le mascherine cominciano a trovarsi (ImagoE)

Coronavirus, le mascherine cominciano a trovarsi (ImagoE)

Roma, 5 aprile 2020 - Contro il Coronavirus le Regioni vanno un po' in ordine sparso. Sull'obbligo delle mascherine, ad esempio, sono partite per prime la Lombardia e la Toscana, si è accodata la Valle d'Aosta, mentre in Piemonte la mascherina obbligatoria scatta mercoledì, ma non dappertutto. Ma molti altri governatori, come in Liguria e nelle Marche, stanno pensando a come e dove imporre le famigerate mascherine. Che adesso, finalmente (e lentamente), si cominciano a trovare. Tanto che Gori, sindaco della martoriata Bergamo, ne ha acquistate 200mila da distribuire ai cittadini sprovvisti. Vediamo il panorama, che si presenta  a macchie di leopardo.

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Toscana

"Le mascherine sono una forma di protezione primaria. Domani firmerò l'ordinanza che renderà obbligatorie per tutti i cittadini toscani le mascherine, e sarà ragionevole e calibrata", dichiara il governatore Enrico Rossi. La Regione ha acquistato 10 milioni di mascherine e saranno distribuite gratuitamente e rapidamente a tutti i Comuni.  "Ci raccorderemo con i Comuni per fare in modo che questi dispositivi siano distribuiti" a tutti i cittadini toscani attraverso anche la protezione civile e il volontariato. Entro domani la Giunta regionale deciderà i distribuzione e di modalità di utilizzo delle mascherine e poi Rossi firmerà l'ordinanza.

Piemonte

Da mercoledì 8 mascherine  obbligatorie (insieme ai guanti) per tutti gli addetti alla vendita e raccomandate per chi fa la spesa. Verrà invece raccomandato l'uso delle mascherine (o di qualsiasi indumento che copra naso e occa) ai cittadini che entreranno in un esercizio commerciale o accederanno ad aree mercatali.  Una  seconda misura consentirà l'utilizzo di taxi e autonoleggi per la consegna a domicilio di beni, spesa e medicinali: il servizio dovrà essere svolto nel rispetto di tutte le disposizioni anti-contagio. La tariffa per la consegna a domicilio avrà un tetto massimo di 7,50 euro per le consegne nel raggio di 2,5 km, di 10 euro al massimo nell'ambito del medesimo comune e di 15 euro al massimo nell'ambito di più comuni. Inoltre si precisa la possibilità alle persone addette all'assistenza di minori, anziani, ammalati o diversamente abili, baby sitter e badanti, di poter svolgere la propria attività. Chi svolge mansioni di collaborazione domestica potrà continuare solo in presenza di esigenze comprovate.

Marche

Anche la Regione Marche sta valutando l'opzione delle mascherine obbligatorie. "Da noi però la valutazione è più tecnica che politica - dice il presidente Luca Ceriscioli - domani si riunirà il Gores, il Gruppo Operativo Regionale Emergenza Sanitaria per scegliere. Ci sono varie possibilità, obbligo totale in tutte le situazioni, oppure dentro ai supermercati". 

Liguria

"E' possibile che si ragioni in alcune situazioni di rendere obbligatorie le mascherine. Dopo aver sentito gli esperti - dice il governatore ligure Giovanni Toti - si seguiranno indicazioni scientifiche e non l'impulso". L'obbligo, continua, "può essere imposto in alcune situazioni specifiche: quando si sta in ambienti che per necessità ci impediscono la distanza di sicurezza. Non credo che dev'essere obbligatorio ovunque, soprattutto in questo momento in cui le mascherine non sono ancora un bene reperibile". E conclude: "Come Regione ci stiamo impegnando a distribuire gratuitamente le mascherine a tutta la popolazione della Liguria e solo dopo che questo sarà avvenuto valuteremo cosa fare".

Veneto

"Non ho nulla da ridire su quello che ha fatto Fontana. La Lombardia ha anche un contagio molto più importante del nostro, e ha fatto la scelta anche partendo da questo aspetto", ha commentato il governatore Luca Zaia sulla decisione di rendere obbligatorie le mascherine. In Veneto le mascherine sono obbligatorie solo per accedere nei supermarket e nei mercati all'aperto e al chiuso. "Abbiamo avuto un approccio più graduale, con mascherine nei supermercati; ci siamo fermati ai luoghi pubblici dove si va a fare la spesa". 

Friuli Venezia Giulia

In base all'ordinanza del governatore Fedriga, l'uso di mascherine o comunque protezioni per naso e bocca e guanti è obbligatorio soltanto all'interno di mercati e degli esercizi commerciali di beni alimentari. Fedriga ha spiegato che, "non c'è l'obbligo della mascherina ma basta accedere con sciarpa, foulard o anche un copricollo".

Alto Adige

Un'ordinanza del governatore Arno Kompatscher introduce l'obbligo di coprire naso e bocca in caso di incontri fuori dell'ambiente familiare, soprattutto nei negozi e recepisce, tra l'altro, l'ultimo decreto nazionale. "Mascherine e scaldacollo non escludono al 100% un'infezione, ma riducono notevolmente il rischio di contagio. È di un dovere civico".

Valle D'Aosta

E' obbligatorio l'uso della mascherina per i clienti all'interno degli esercizi commerciali. Anche il personale dei negozi deve essere protetto, stabilisce un'ordinanza del presidente della regione, Renzo Testolin, che concede anche alcune deroghe ai cantieri (massimo 5 operai impiegati) e introduce il divieto di svolgimento dei mercati a eccezione di quelli che garantiscono un unico varco di accesso e di uscita e la sorveglianza delle distanze sociali.

Emilia Romagna

Il presidente Stefano Bonaccini non si esprime e dalla Regione al momento non c'è allo studio alcun provvedimento che obblighi a uscire di casa con naso e bocca coperti. Tuttavia per il futuro i comportamenti individuali dovranno cambiare: il commissario ad acta per l'emergenza in regione, Sergio Venturi, auspica scorte proprie dell'Italia perché rischiano di servire per molto tempo.

Lazio

Nessun obbligo nella regione, tranne per quello che riguarda le indicazioni date a livello nazionale dalla Protezione Civile e dal ministero della Salute 

Campania

L'obbligatorietà delle mascherine in Campania è in valutazione ma non è al momento ritenuta la priorità per il presidente De Luca. La macchina regionale è impegnata a completare le scorte di dispositivi di protezione per tutti gli ospedali e le strutture sanitarie, in interlocuzione con la struttura nazionale guidata da Domenico Arcuri.

Sicilia

Nessuna decisione sulla obbligatorietà o meno delle mascherine per tutti è stata ancora presa dalla Regione. Gli esperti dell'assessorato alla Salute stanno ancora valutando la necessità di questa misura, anche sulla base di una eventuale differenziazione tra luoghi dove è assolutamente necessaria la protezione, come strutture sanitarie o luoghi con la presenza di numerose persone come i supermercati, o zone all'aperto.