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Gli indicatori del contagio sono alti ma positivi, l’indice Rt scende e – secondo i dati giunti ieri – si avvicina a 1,1, ma il governo vuole usare la massima prudenza e riaprirà cautamente e progressivamente. "In vista del prossimo Dpcm di dicembre – ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza a di Martedì su La7 – valuteremo fino all’ultimo i dati, vogliamo vedere quanto riusciremo a piegare la curva, poi continueremo col principio di proporzionalità. Guai a scambiare i primi segnali che vanno in una direzione giusta in uno scampato pericolo". "Da qualche settimana – ha annunciato – vediamo un segnale che nella direzione giusta: l’indice di contagio Rt si sta abbassando. Due settimane fa era 1,7 poi 1,4 ora è poco meno di 1,2 e sta ancora scendendo. Questo significa che le misure che abbiamo adottato iniziano a dare i loro effetti e che dobbiamo continuare a insistere su questa strada. Ma niente ’liberi tutti’, i numeri sono quelli di un’epidemia ancora molto presente. Il dato più drammatico è quello dei decessi ma anche quello delle persone contagiate è molto alto". Natale, le ultime novità su spostamenti, shopping, cenone e sci Il bollettino di oggi, 25 novembre Già, i numeri. Ieri si sono registrati 23.232 casi di persone positive al Coronavirus, in leggero aumento rispetto a ieri (22.930) ma con 40mila tamponi in più. Purtroppo ci sono ben 853 decessi, il dato più alto della seconda ondata, a fronte dei 630 del giorno prima. Buoni però i segnali dagli ospedali. I ricoverati in ospedale con sintomi sono 34.577 e calano di 120 rispetto a lunedì: di questi 3.816 sono in terapia intensiva, dato che cresce solo di 6 unità. "A fronte del dato dei decessi, credo che ci sarà ancora un numero di morti di questa grandezza ...
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