Coronavirus Italia, i nuovi focolai fanno paura. E Speranza valuta il Tso

Nel Mantovano contagi in macelli e salumifici e un rave party è stato interrotto lungo il fiume Tanaro. Crisanti: "Temo il rientro di infetti in Italia"

Vita notturna a Trastevere ai tempi del Coronavirus (Ansa)

Vita notturna a Trastevere ai tempi del Coronavirus (Ansa)

Roma, 5 luglio 2020 - I numeri del Coronavirus in Italia restano bassi - nelle ultime 24 ore 235 nuovi casi e 21 morti in Italia - ma preoccupano i nuovi focolai e i contagi di ritorno. Oltre al caso, già molto discusso, del Veneto, nel Mantovano il contagio si è sviluppato in 5 attività produttive (ultimo un salumificio). In tutto ciò c'è la sensazione di un 'liberi tutti' di fatto, con gli italiani che fanno sempre meno attenzione alle mascherine e alle distanze di sicurezza. E da più parti si invoca il 'giro di vite'.

I virologi rassicurano: casi importati.

FOCUS /  Nel mondo dati sempre più preoccupanti

Speranza valuta Tso

Il ministro della Salute Roberto Speranza annuncia una stretta su chi rifiuta le cure (dopo il caso dell'imprenditore vicentino) e in un'intervista a Repubblica si spinge fino a immaginare un Trattamento sanitario obbligatorio per chi risulta postivo al Coronavirus e rifiuta le cure.  "Il messaggio che arriva dalla lettura dei dati è che il virus circola ancora - spiega Speranza - Finché sarà così, non potremo considerare il pericolo alle spalle. Lavoriamo ogni giorno perché non si torni mai più al livello di sofferenza di marzo". Ed elenca le cose da fare "finché il virus sarà attivo non solo in Italia, ma con numeri sempre maggiori e preoccupanti nel mondo". Le regole sono sempre le stesse: "mascherina, distanziamento fisico di almeno un metro senza assembramenti e rispetto delle regole igieniche a partire dal lavaggio delle mani". Perché, confida il inistro, "Ho il terrore di vanificare gli enormi sforzi fatti durante il lockdown. Lo dico con le parole di Papa Francesco:peggio di questa crisi, c`è solo il rischio di sprecarla".  Poi una pacca sulle spalle degli italiani: "Il mio giudizio su come si sono comportati gli italiani in questa crisi è positivo: senza questa sintonia di fondo tra le misure adottate e i comportamenti individuali noi non avremmo piegato la curva".  Infine, sul ritorno dei regazzi a scuola, Speranza afferma che "penso che ci siano le condizioni a settembre per ripartire in sicurezza. La mia proposta è di ricostruire un rapporto organico tra scuola e sanità. Ci saranno test sierologici sui lavoratori, molecolari sulla popolazione scolastica. Un monitoraggio costante".

Il rientro di persone infette

"Se una persona è positiva al Coronavirus, penso che debba essere messa in condizione di non trasmettere. Se non lo fa spontaneamente, penso che il Trattamento sanitario obbligatorio si renda necessario perché se qualcuno rifiuta le cure non deve mettere a rischio la salute degli altri", concorda parlando a Sky Tg 24 Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di microbiologia e virologia e dell'università di Padova. 

"La cosa che mi preoccupa di più in questo momento è la possibilità che rientrino in Italia, senza poterle intercettare, delle persone infette che possano riaccendere i focolai. La seconda cosa che mi preoccupa di più è che le persone pensino che il rischio è finito", continua Crisanti. "Si possono mettere sotto sorveglianza le persone che provengono da aree in cui la trasmissione del virus è particolarmente esplosiva - ha aggiunto - come, ad esempio, Cina, India, Brasile e Stati Uniti. Ci sono i mezzi per tracciare gli spostamenti e le persone che arrivano devono essere monitorate, non soltanto con la temperatura che non serve a niente".

Salvini applaude Zaia

Per il leader della Lega Matteo Salvini il governatore del Veneto, Luca Zaia, di fronte ai nuovi focolai, "fa bene a essere rigoroso", e sottintende la proposta del Tso obbligatorio a cui ricorrere nel caso in cui un positivo al Covid-19 rifiuti il ricovero.  "Io ritengo che prima si torna a una normalità in sicurezza meglio è", aggiunge.

Zingaretti: non siate spavaldi

Su Facebook il segretario Pd e governatore del Lazio Nicola Zingaretti scrive: "Faccio un nuovo appello a tutti a rispettare le regole. I contagi aumentano perché molti non le rispettano. Atteggiamenti spavaldi e irresponsabili mettono a rischio la sicurezza degli altri".Insomma, il ragionamento è sempre lo stesso: "Come diciamo da tempo, il virus è ancora in circolazione e abbassare la guardia ora è davvero sbagliato. Grazie alle centinaia di operatori sanitari, Forze dell'ordine, Sindaci e amministratori che sono attivissimi a individuare i positivi e poi isolare i focolai. Ma questo non può bastare: bisogna continuare a usare la mascherina, mantenere la distanza di sicurezza e igienizzare mani e ambiente", ha aggiunto.  

Focolai nel Mantovano

Alcuni focolai di Covid si sono manifestati negli ultimi giorni in un'area del Mantovano. L'ultimo ha riguardato un salumificio di Viadana e così al momento sono cinque le attività produttive in cui si è sviluppato il contagio (considerando anche una nella vicina Dosolo), tra macelli e salumifici, che contano un totale di 68 dipendenti positivi.  L'ultima segnalazione dell'Ats Valpadana arriva dal salumificio Fratelli Montagnini di Viadana, dove ieri le squadre Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) sono intervenute per sottoporre a tampone 26 dipendenti, dopo che uno di loro era stato ricoverato in ospedale con febbre alta. L'esito dello screening ha consentito di scoprire 5 positivi, tra cui 3 dipendenti di una cooperativa che lavorano nel salumificio. L'Ats ha predisposto ieri la chiusura del macello e oggi è attesa la sanificazione. Salgono a 68 i lavoratori (non tutti residenti nel Mantovano), perlopiù asintomatici o paucisintomatici, risultati contagiati nei 5 macelli tra Viadana e Dosolo, di cui due ricoverati in ospedale, in condizioni che non sarebbero gravi. 

Rave party interrotto

E nel bosco di  San Martino Alfieri (Asti) lungo il fiume Tanaro, stamattina è stato interrotto un rave party non autorizzato lungo il fiume Tanaro, in località Tanarella, una zona difficilmente raggiungibile. Polizia e carabinieri stanno svolgendo verifiche sui partecipanti, circa 400. La festa era iniziata la scorsa notte, nonostante le misure anti coronavirus, e stava andando avanti anche questa mattina. Al momento non ci sarebbero criticità: le forze di polizia stanno svolgendo controlli sui partecipanti, molti dei quali sono stati convinti ad andarsene.