Coronavirus Fase 2, il report: "Lombardia, Umbria e Molise sotto osservazione"

Il rapporto settimanale del Ministero e dell'Iss: in queste tre regioni cambia la classificazione del rischio a causa dell'aumento dei casi

I dati del monitoraggio della cabina di regia del Ministero della Salute e dell'Iss (Dire)

I dati del monitoraggio della cabina di regia del Ministero della Salute e dell'Iss (Dire)

Roma, 16 maggio 2020 - Ci sono tre Regioni in Italia su cui il Ministero della Salute e l'Istituto Superiore di Sanità tengono i fari puntati. Si tratta di Lombardia, Umbria e Molise, finite "sotto osservazione". E' quanto si apprende dal report settimanale sul monitoraggio della fase 2 che fa una classificazione del rischio di contagi da Coronavirus, seguendo parametri come la probabilità di aumento di trasmissione e di impatto sui servizi assistenziali.

Il Molise

Solo in queste tre Regioni la classificazione è moderata (livello 3). In Molise, si legge nel report, la classificazione settimanale è passata da bassa a moderata (probabilità moderata/alta di aumento di trasmissione ed un basso impatto sui servizi assistenziali) dovuto ad un nuovo focolaio di trasmissione attualmente in fase di controllo che ha prodotto un aumento nel numero di casi nella scorsa settimana. Questo si potrà riflettere in un aumento nella stima di Rt (rischio trasmissione) nelle prossime settimane.

L'Umbria

Anche in Umbria, la classificazione settimanale è passata da bassa a moderata per un aumento nel numero di casi ed un Rt superiore a 1 seppur in un contesto ancora con una ridotta numerosità di casi segnalati e che pertanto non desta una particolare allerta.

La Lombardia

In Lombardia, la classificazione settimanale è rimasta moderata, ma si assiste ad una riduzione dei segnali di sovraccarico dei servizi sanitari. In questa Regione rimane elevato il numero di nuovi casi segnalati ogni settimana seppur in diminuzione. 

Le altre regioni

In base alla classificazione del rischio, valutata, in 18 Regioni la classificazione è bassa (livello 2), ossia "bassa probabilità di aumento di trasmissione ed un basso impatto sui servizi assistenziali". Di queste, 10 Regioni (Basilicata, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Bolzano, Puglia, Sardegna, Sicilia e Toscana) con incidenza settimanale bassa e intermedia-bassa in cui il lock-down ha impedito il diffondersi dell'infezione. In 8 Regioni invece si registra incidenza alta e intermedia-alta con una situazione complessa ma controllata (Abruzzo, Emilia Romagna, Liguria, Marche, Piemonte, Trento, Val d'Aosta e Veneto). In 6 di queste Regioni si segnala una situazione epidemiologica in evoluzione e fluida per la presenza di focolai di trasmissione da monitorare con attenzione: si tratta di Emilia Romagna, Liguria, Piemonte, Trento, Puglia e Toscana". 

Il report in Pdf