Martedì 23 Aprile 2024

Nuovi contagi zero, Bolzano prima. Lombardia fuori solo a Ferragosto

Slittano in avanti le previsioni dell'Osservatorio della salute. L’Alto Adige da giovedì non avrà più contagi. Marche ed Emilia Romagna senza altri casi fra un mese

Coronavirus, tampone drive in (Imagoeconomica)

Coronavirus, tampone drive in (Imagoeconomica)

Roma, 19 maggio 2020 - Slittano in avanti le previsioni sui contagi zero nelle diverse regioni. E le differenze si fanno ancora pù accentuate: il giorno senza contagi è previsto giovedì per la Provincia di Bolzano, seguita da quella di Trento. Entro fine mese sarà la volta di Calabria, Umbria, Sardegna e Basilicata, mentre nel Lazio, Emilia-Romagna, Marche, Liguria e Piemonte l’azzeramento dei contagi dovrebbe avvenire dopo il 17 giugno.  Ultima, inevitabilmente, la Lombardia, che deve aspettare addirittura Ferragosto, per l’esattezza il 13 agosto.

Sono le nuove proiezioni fatte dagli esperti dell’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane, coordinato dal professor Walter Ricciardi, direttore dell’Osservatorio e ordinario di Igiene generale e applicata all’Universita’ Cattolica, e da Alessandro Solipaca, direttore scientifico dell’ente. 

La pandemia in alcune aree del Paese sembra nella fase finale, i contagi sono ormai prossimi all’azzeramento, in altre, invece, si è in una una fase leggermente più arretrata, ma potrebbero uscire dall’emergenza a partire dalla prima settimana di giugno; altre cinque regioni dovrebbero vedere azzerare i contagi tra la metà e la fine di giugno. La situazione in Lombardia, spiegano i ricercatori, merita ancora particolare attenzione perché la riduzione degli infetti procede con estrema lentezza, tanto che dovrà aspettare almeno la metà di agosto per uscire dall’incubo. 

Si tratta, peraltro, di stime fatte con un mantenimento della mobilità sociale a livelli estremamente contenuti, quindi, avvertono gli autori dello studio, sarà comunque necessario rivederle alla luce dell’ultimo dpcm che approva misure finalizzate all’attenuazione sostanziale di queste limitazioni.  "La Fase 2 – dichiara Solipaca – metterà alla prova la capacità organizzativa delle Regioni e il buon senso dei cittadini, poiché interviene in un momento in cui i nuovi contagi sono ancora un numero a due cifre per undici regioni". 

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