Coronavirus, studio Cnr: "In tre giorni atteso il calo dei contagi"

I ricercatori hanno fatto un calcolo matematico a cinque giorni dall'introduzione del decreto 'io resto a casa'

Decreto 'io resto a casa': piazza del Popolo vuota a Roma (Ansa)

Decreto 'io resto a casa': piazza del Popolo vuota a Roma (Ansa)

Roma, 17 marzo 2020 - Dopo i primi, timidi segnali di rallentamento della crescita dei contagi, a breve ormai dovremmo raccogliere i frutti delle misure di contenimento messe in atto. E' la posizione ottimistica di uno studio del Cnr: "Oggi siamo a cinque giorni dall'introduzione del decreto 'Io resto a casa', e come riportato in un rapporto dell'Istituto Superiore di Sanità, il valor medio del tempo tra l'insorgenza dei sintomi e la diagnosi è 2-4 giorni, per cui se, come crediamo, l'introduzione delle misure restrittive sulla mobilità sono efficaci per la riduzione del rischio di contagio, ci aspettiamo di osservare una significativa riduzione del tasso di crescita tra circa tre giorni". 

E' la conclusione a cui è giunto uno studio dell'Istituto per le applicazioni del calcolo del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iac) su una previsione della diffusione del Coronavirus, realizzata con modelli matematici che utilizzano i dati forniti dalla Protezione Civile, aggiornati a ieri 16 marzo. "Per quanto riguarda la Lombardia - spiegano i ricercatori - si conferma anche per il 15-16 Marzo in modo più evidente la seppur piccola riduzione del tasso di crescita della frazione dei contagiati osservati relativa ai giorni 12-13 Marzo, 13-14 Marzo e 14-15 Marzo. Ci auguriamo la permanenza del trend anche nei prossimi giorni". 

Evidenza della riduzione del tasso di crescita "si nota anche nel blocco di regioni non confinanti con la Lombardia del centro Italia: Toscana, Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo. Anche qui valgono le considerazioni precedenti sul valor medio del tempo tra infezione e diagnosi". 

Infine, "come nei giorni precedenti, per cinque delle sei province attualmente maggiormente colpite della Lombardia, Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Milano e Pavia osserviamo una diminuzione del tasso di crescita, a parte Pavia. Infatti per Pavia l'adattamento del modello geometrico (che non presenta riduzione del tasso di crescita) ai dati è molto buono".