Mercoledì 24 Aprile 2024

Coronavirus Italia, bollettino del 13 aprile della Protezione civile. Milano preoccupa

La conferenza stampa del giorno di Pasquetta, 13 aprile 2020. Frena il trend dei contagi (+3.153). Altri 566 morti, superati i 20mila decessi. Giù, per il decimo giorno consecutivo, i ricoveri in terapia intensiva. Lombardia, occhi puntati su Milano: i dati non scendono. Tabelle Pdf: dati divisi per regione e per provincia. Oms: "Covid-19 è dieci volte più mortale dell'influenza"

Roma, 13 aprile 2020 - Conferenza stampa della Protezione civile per gli aggiornamenti sul Coronavirus in Italia. Anche a Pasquetta dunque l'appuntamento con il capo dipartimento Angelo Borrelli per i dati su contagi, malati, morti e guariti. Tra le ultime notizie di oggi c'è anche quella di un passo avanti nella ricerca di un vaccino, con i primi test sull'uomo entro fine aprile. Il prodotto è stato messo a punto dall'azienda Advent-Irbm di Pomezia insieme con lo Jenner Institute della Oxford University.

Il bollettino del 13 aprile

Sono 159.516 i casi totali di contagio da inizio epidemia, 3.153 in più, un incremento inferiore rispetto a quello (+4.092) segnato ieri. Sono 103.616 gli attualmente positivi, 1.363 in più (ieri +1.984), 35.435 i guariti, 1.224 in più (ieri +1.677), 20.465 i deceduti, 566 in più (ieri +431). Calano ancora, per il decimo giorno consecutivo, i ricoveri in terapia intensiva. Sono 3.260 i pazienti nei reparti, 83 in meno. Di questi, 1.143 sono in Lombardia. Dei 103.616 malati complessivi, 28.023 sono ricoverati con sintomi, in crescita di 176, e 72.333 sono quelli in isolamento domiciliare. Il dato è stato reso noto dalla Protezione civile.

Lombardia

"I dati anche oggi non sono soddisfacenti - ha detto l'assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera - perché il totale dei positivi è 60.314 (+1.262 rispetto a ieri), quindi crescono meno di ieri, che crescevano di 1.460, ma purtroppo crescono, non tantissimo, ma crescono. Il numero dei ricoverati è di 12.028 (+59), il dato di quelli in terapia intensiva è invece positivo (1.143, 33 in meno) e si liberano posti. Il numero delle persone guarite è di 312, in linea. Il numero dei decessi, 10.901 vede invece un aumento di 280 persone, un numero particolarmente alto rispetto a ieri. La linea di tendenza rimane stabile - ha aggiunto -, però non scende con la determinazione che dovrebbe, soprattutto nella città di Milano". Il dato provinciale vede infatti Bergamo a 10.391 positi (+82), in linea con il dato di ieri, Brescia 11.058 (+100), dato in diminuzione. Como 2.015 (+91), in calo, Cremona 4.945 (+224), Lecco 1.911 (+30), coerente a ieri, Lodi 2.559 (+16), dato più basso di ieri, Monza e Brianza 3.720 (+81), Milano 14.161 (+481), cresce, Mantova 2.571 (+85), Pavia 3.193 (+60), più basso rispetto a ieri, Sondrio 796 (+76) e Varese 1.711 (+48). A Milano città ci sono 296 positivi in più, la giornata precedente era a +193.

Emilia-Romagna

Sono 20.440 i casi di positività in Emilia-Romagna, 342 nelle ultime 24 ore. E si registrano 51 nuovi morti, un numero in calo rispetto agli ultimi giorni. Hanno raggiunto quota 99.047 i test effettuati, 2.343 in più. Continuano a calare anche le persone ricoverate in terapia intensiva, sono 331, 4 in meno di ieri e i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid che sono 3.490 (-1).

I numeri di Bologna

Marche, verso 1.600 guariti totali. Sono 78 i nuovi positivi

Tabelle Pdf: i numeri nelle regioni

I dati provincia per provincia

Rezza: non ci sarà 'contagi zero'

"Non arriveremo a contagi zero", ha detto Giovanni Rezza dell'Istituto superiore di sanità e componente del Comitato tecnico-scientifico durante la conferenza stampa. "Il virus non stopperà purtroppo la sua circolazione. A Wuhan ci sono riusciti prendendo misure incredibili - spiega - ma ora hanno un effetto ritorno. Da noi c'è una tendenza alla diminuzione. Però il virus continuerà a circolare e dovremmo mettere toppe in continuazione".

Oms: Coronavirus 10 volte più mortale dell'influenza

Oggi il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, nel briefing da Ginevra, ha detto che "le prove provenienti da diversi Paesi ci stanno dando un quadro più chiaro di questo virus, come si comporta, come fermarlo e come trattarlo. Sappiamo che il Covid-19 si diffonde rapidamente e sappiamo che è 10 volte più mortale del virus responsabile dell'influenza del 2009".

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