Mercoledì 24 Aprile 2024

Coronavirus, le misure del governo: 20mila assunzioni negli ospedali

Il decreto legge: arruolati in corsia medici specializzandi e in pensione. Aumenti per gli straordinari. I prefetti potranno requisire alberghi per le quarantene

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Roma, 7 marzo 2020 - Cinquemila medici. Diecimila infermieri. Cinquemila operatori socio-sanitari. Ventimila assunzioni in tutto, decise ieri notte dal governo in una seduta che si è svolta sull’onda dell’incalzare dell’emergenza Coronavirus. Oltre a sospendere i ricoveri non urgenti, per acquisire posti letto per la terapia intensiva (secondo alcuni calcoli potrebbero diventare 7.500), per la pneumologia e le malattie infettive viene concessa la possibilità di avvalersi del privato convenzionato e, in via eccezionale, di quello non convenzionato autorizzato. 

Prevista anche la facoltà per i prefetti di requisire degli alberghi per le quarantene (dietro indennizzo ai proprietari), l’allestimento di "reparti temporanei" dentro o fuori le strutture sanitarie nonché la capacità dello Stato di sostituirsi alle Regioni, qualora fossero inadempienti. Sono le principali misure contenute nel decreto messo a punto dal ministro della Salute, Roberto Speranza, che Palazzo Chigi ha deciso di varare subito assieme alle norme per sospendere i processi meno urgenti e garantire la sicurezza nei tribunali. 

Tra tutti i decreti emanati a raffica in questi giorni, il pacchetto-Sanità era probabilmente il più impellente. Non solo perché gli ospedali sono vicini al collasso ma pure perché c’è l’enorme problema del personale. La cronica penuria di medici dovuta ai 37 miliardi di tagli che la Sanità ha subito negli ultimi 10 anni, ora viene aggravata dal moltiplicarsi di camici bianchi e infermieri in quarantena. Per supplire alle assenze, il provvedimento prevede che si possano reclutare, con contratti di 6 mesi prorogabili, i medici iscritti al corso di formazione o, per le sostituzioni, anche i laureati in medicina che abbiano l’abilitazione e gli specializzandi (che potranno essere iscritti alle liste per la guardia medica). In corsia si potranno assumere con contratti di lavoro autonomo medici, infermieri e operatori socio-sanitari, compresi specializzandi e professionisti già in pensione. 

I dottori potranno lavorare oltre l’orario e avranno un aumento del 50% della remunerazione degli straordinari. La distribuzione del nuovo personale varierà a seconda delle esigenze espresse dalle Regioni: in Lombardia, ad esempio, sono previsti 570 medici, 1.500 infermieri, 500 operatori sociosanitari; in Emilia-Romagna 256 medici e 608 infermieri; in Piemonte 717 medici, 2.200 infermieri e 2000 operatori sanitari, in Veneto 180 medici, 400 infermieri, 500 operatori socio-sanitari. 

Il miliardo stanziato per la Sanità non servirà però solo alle assunzioni: occorre nuovo materiale, in particolare dispositivi di ventilazione, la cui importanza è cruciale. Per quanto sembri assurdo, tra il materiale da reperire ci sono le mascherine, al centro di un quasi incidente diplomatico alla riunione dei ministri di Bruxelles: "Ne arriveranno due milioni la prossima settimana", garantisce il responsabile della protezione civile, Borrelli. 

Alla voce fondamentale della Sanità, si aggiunge quella delle norme di prevenzione nei tribunali, che vanno dal contenimento degli accessi al pubblico negli uffici giudiziari alla limitazione degli orari di apertura fino ad arrivare "come ultima ratio" allo svolgimento di processi a porte chiuse e al rinvio di udienze civili e penali a giugno. Eccezion fatta per i procedimenti urgenti, quelli al Tribunale dei minori, le cause sugli alimenti, le convalide di espulsione di migranti o le misure di protezione contro gli abusi familiari.