Giovedì 25 Aprile 2024

Coronavirus, imprese e famiglie: 25 miliardi per ripartire

Domani arriva il decreto, con una prima tranche di aiuti per 12 miliardi. Via libera di Bruxelles allo sforamento del deficit fino al 3,3%

Ursula von der Leyen in video: "Siamo tutti italiani" (Ansa)

Ursula von der Leyen in video: "Siamo tutti italiani" (Ansa)

Roma, 12 marzo 2020 - Il governo vara il piano da 25 miliardi di euro per fronteggiare il disastro economico e sociale abbattutosi sul Paese con il Coronavirus. Domani la prima tranche, da 12 miliardi, sarà destinata a finanziare il decreto legge per dare un primo ristoro alle imprese e alle famiglie attraverso cassa integrazione per tutti, moratoria per mutui, prestiti, bollette e scadenze fiscali (forse già da quella dell’Iva del 16 marzo), oltre che per compensare fiscalmente le perdite dei settori più esposti. 

Il tutto con il via libera di fatto unanime del Parlamento (salvo l’astensione di Vittorio Sgarbi) allo sfondamento del deficit per 20 miliardi, col superamento della fatidica soglia del 3%. E questo proprio mentre la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, lancia un messaggio in italiano al Paese ("Non siete soli, siamo tutti italiani e bisogna trarre lezioni dalla vostra esperienza") e, dopo una lunga video conferenza con il presidente del Consiglio, conferma non solo la flessibilità eccezionale del Patto di stabilità ("tutta quella necessaria", per Angela Merkel), ma anche che una fetta rilevante dei 25 miliardi del nuovo Fondo europeo anti-virus sarà rivolta all’Italia "a vantaggio di Pmi, sanità e lavoratori". 

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Ad annunciare il maxi-stanziamento è il premier: "Venticinque miliardi di disponibilità finanziaria". A spiegare l’operazione è il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, che riconosce una "possibile contrazione rilevante del Pil" e spiega: "Lo scostamento del deficit corrisponde a 20 miliardi pari all’1,1% del Pil in termini di indebitamento netto, che corrispondono a circa 25 miliardi". Il che apre le porte al superamento della soglia del 3%, fino al 3,3%: "Ma si dovrà vedere quello che verrà effettivamente utilizzato". E comunque, secondo il ministro, "l’extra-deficit non mette a repentaglio i conti". 

Certo è che l’atteso decretone economico slitta a domani. Sarà quello il provvedimento per utilizzare i primi 12 miliardi. Si punterà sul "sostegno al lavoro – insiste Gualtieri - nessuno perderà il posto per il Coronavirus". 

E nessuno deve restare senza cure: alla Sanità e alla Protezione civile andranno circa 2 miliardi. In ballo, per famiglie e imprese, i "congedi speciali" di 15 giorni, la possibilità di chiedere un voucher babysitter fino a 600 euro, che salgono a 1.000 euro nel caso di operatori sanitari e ricercatori. Per le famiglie, ma anche per le imprese, si allarga e diventa più facile l’accesso alla moratoria dei mutui (18 mesi per quelli prima casa). Allo studio anche un sostegno per chi non riesce più a pagare l’affitto. Nel decreto anche l’estensione della cassa integrazione a tutti i dipendenti, con meccanismi di sostegno di precari, partite Iva, professionisti, stagionali (come i lavoratori del turismo o delle spiagge) e atipici (come quelli dello spettacolo). Per le imprese si sta anche valutando una sospensione di tasse, contributi, a partire dai versamenti Iva previsti per il 16 marzo.

SANITÀ Più posti letto in terapia intensiva Tra le misure del governo spicca il potenziamento della rete di assistenza territoriale: a livello regionale aumento del 50% del numero dei posti letto in terapia intensiva e del 100% i posti letto in pneumologia.

AMMORTIZZATORI Cassa integrazione per tutti   Lo slogan è "nessuno perderà il lavoro": due miliardi finanzieranno l’estensione della cassa integrazione a tutti i dipendenti, a prescindere dalla dimensione d’impresa.

AUTONOMI Aiuti a partite Iva e lavoratori stagionali Garantito anche un sostegno al reddito per i lavoratori non coperti dalla Cassa integrazione in deroga, come gli stagionali, inclusi quelli del settore del turismo, gli autonomi, tra cui i lavoratori del settore dello spettacolo, i lavoratori a tempo determinato.

MUTUI E PRESTITI Rate sospese: garantisce lo Stato Rate dei mutui sospese per la prima casa per un periodo massimo di 18 mesi in caso di riduzione o sospensione dell’orario di lavoro. Garanzia statale anche per lo stop al pagamento di mutui e prestiti bancari.

COMMERCIO Quattro miliardi di spinta per l’export Potenziate le risorse di Cassa depositi e prestiti e Sace: Di Maio ha annunciato che passeranno da 1 a 7 miliardi. Tre miliardi serviranno a garantire tassi calmierati a Pmi e Mid-cap dalle istituzioni finanziarie, mentre i restanti 4 miliardi sosterranno l’export delle aziende.

IMPRESE Fondo di garanzia potenziato Verrà ulteriormente potenziato il Fondo centrale di garanzia a sostegno delle Pmi, capace di garantire finanziamenti bancari per 40 miliardi. Tra le altre cose, saranno prolungate le garanzie prestate.

AZIENDE Sospensione di tasse e contributi  Saranno posticipati una serie di adempimenti per venire incontro alle difficoltà di contribuenti e operatori del fisco. Potranno poi essere introdotte misure di sospensione dei versamenti tributari e contributivi, anche in previsione di un futuro parziale ristoro.

AFFITTI Sostegno agli inquilini Oltre alla moratoria su mutui e prestiti è allo studio anche un sostegno per chi non riesce più a pagare l’affitto e per i proprietari che si troverebbero a pagare tasse sui canoni non riscossi.

APPALTI Procedure più snelle per aprire i cantieri Il governo è impegnato ad accelerare e sbloccare gli investimenti già programmati e finanziati anche mediante la nomina di Commissari ad hoc. Si punta ad alleggerire l’impianto del Codice degli appalti facilitando procedure più snelle come consentito dalla normativa comunitaria.

CURA DEI FIGLI Per la baby sitter voucher di 600 euro Un’alternativa al congedo parentale per mamma o papà è il voucher babysitter: 600 euro per le famiglie, che potrebbero salire a 1.000 nel caso di operatori sanitari e ricercatori.

WELFARE Fino a 15 giorni a casa dal lavoro Per i genitori che lavorano e si trovano in difficoltà per la chiusura delle scuole viene rafforzato il congedo parentale. Si parla di 15 giorni al 30% dello stipendio per i redditi medio-alti; all’80-100% per gli altri.