Coprifuoco alle 22, il Trentino deroga: "Chi torna dal ristorante può sforare"

Delibera di Fugatti: si potrà andare oltre le 22 per il tempo "strettamente necessario" al rientro nella propria abitazione

Tavolini in piazza a Trento (Ansa)

I bar e i ristoranti rimangono chiusi nel centro città nel primo giorno di zona arancione a Torino, 1 marzo 2021.

Trento, 27 aprile 2021 - Nell'agone del coprifuoco alle 22, prorogato dal decreto riaperture di Draghi, spariglia le carte il Trentino. Mentre monta la protesta in tutta Italia, con in prima linea gli operatori della ristorazione che si chiedono fino a quando durerà il coprifuoco, il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti (Lega), firma una delibera in deroga alla normativa nazionale.

Covid Italia: il bollettino del 27 aprile

Da oggi in tutto il territorio  è consentito lo spostamento oltre le ore 22 per tornare a casa dopo aver usufruito dei servizi di ristorazione. Si potrà sforare "per il tempo strettamente necessario secondo il tragitto più breve tra l'esercizio di ristorazione e il luogo di destinazione (rientra tra la responsabilità individuale dimostrare, anche con autodichiarazione, la legittimità di tale spostamento oltre le ore 22)".

Quindi, leggendo la delibera, non sarebbe obbligatorio mostrare lo scontrino del locale - che pur dimostra la legittimità dello spostamento -, ma risulterebbe sufficiente apporre la motivazione dello sforamento nell'autocertificazione. Se ieri si pensava in uno slittamento di un'ora, con coprifuoco alle 23 quindi, ma il documento non specifica un orario di rientro, limitandosi a individuare il "tempo strettamente necessario".  Fugatti appena ieri spiegava: "A causa del coprifuoco un turista potrebbe decidere di non venire in Trentino. Spostarlo alle 23 è quindi una questione di buon senso rispetto a quei territori che di turismo vivono".

Corona pass in Alto Adige

Nel vicino Alto Adige, dal 26 aprile è possibile con Corona-Pass pranzare nei ristoranti anche al chiuso, dopo mesi tra panini e asporto. E questo grazie alla deroga che la Provincia Autonoma di Bolzano ha previsto per chi ha un test Covid negativo, è stato vaccinato o è guarito dal virus.  Il via libera per i pasti all'interno dei locali, seppur con alcuni paletti, ha innescato da ieri un vero e proprio assalto ai centri tamponi dove è possibile effettuare gratuitamente test nasali fai da te. In caso di esito negativo, il tampone viene registrato dall'Azienda sanitaria in una banca dati: basta esibire un codice Qr al ristoratore e, se appare la spunta verde, ecco che si può accedere all'esercizio pubblico.