Coprifuoco alle 22, fino a quando? E' ancora lite

Il leader della Lega, Salvini: "Già 60mila firme, il no viene dal basso. Noi portiamo contributo leale e costruttivo". Il governatore del Veneto, Zaia: "Le Regioni hanno chiesto il 23 non per dare un veto, ma per aiutare i ristoranti". Faraone (Iv): "Critici sul coprifuoco, ma difendere il governo". Trento pronta a ordinanza per le 23. Il virologo Pregliasco: "Vedere nei prossimi 15 giorni"

Roma, via Nazionale (Ansa)

Roma, via Nazionale (Ansa)

Roma, 26 aprile 2021 - Il tema del coprifuoco continua ad agitare la politica. "Se c'è qualcosa che non convince, come il coprifuoco, che non ha senso, ma è scelta politica, lo diciamo. In 24 ore quasi 60mila persone hanno firmato il nostro appello online. Il no al coprifuoco viene dal basso". Il leader della Lega Matteo Salvini a Rtl 102.5, torna alla carica. "Mi aspetto il prossimo decreto entro metà maggio - afferma -. Se i dati scientifici continueranno ad essere positivi la riapertura delle attività economiche, sociali, culturali, dovrà essere totale, con l'azzeramento del coprifuoco. Spero che qualcuno non dica di andare avanti fino a giugno e luglio". A metà giornata, parlando con i giornalisti a margine di un pranzo in un locale a Milano, ha replicato ai dem: "Letta ha detto 'Lega dentro o fuori'? Ma chi è il Pd, chi è il Pd. Noi portiamo un contributo leale e costruttivo". E ancora: "La richiesta di riaperture arriva - sottolinea - anche dai sindaci del Pd, dai governatori del Pd e dagli operai".

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Sommario

Luca Zaia

Il presidente del veneto Luca Zaia, a 'Start' su SkyTg24, sul coprifuoco serale ha spiegato che "le Regioni si sono espresse in maniera univoca, hanno chiesto le 23 non per dare un veto, ma perché per essere a casa alle 22 il ristorante deve chiudere almeno mezz'ora prima. A oggi il Decreto è confermato alle 22 e sembra di capire che non ci sia possibile avere quel 'lasca' d'orario per lo sgombero". Secondo Zaia "non è giusto fare gli 'aperturisti' senza se e senza ma, né i chiusuristi senza se e senza ma. È fondamentale che si valuti la situazione sanitaria e poi fare un tagliando" alle misure, a partire dal coprifuoco, ha concluso.

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Davide Faraone

Il presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone, ad Agorà, dice che "sul tema del coprifuoco noi siamo critici sulla misura ma la maggioranza che sostiene Draghi è molto eterogenea: c'erano forze politiche che non volevano proprio aprire la sera. Quindi siamo arrivati a una mediazione". E ha aggiunto: "Per noi poteva esserci un'abolizione del coprifuoco con le dovute precauzioni e il controllo. Una volta che la regola c'è, va rispettata. Si tratta di provvedimenti irreversibili, il Paese riapre: ci sono dati certi, un piano vaccinale che ha preso il ritmo giusto, il principio di aver messo in sicurezza i fragili. Adesso bisogna sostenere il governo: non è opportuno che la Lega prenda le distanze, lo diciamo noi che siamo stati i primi a chiedere l'abolizione del coprifuoco", ha concluso.

Maurizio Fugatti

Ma c'è già chi intende muoversi. Il mantenimento del coprifuoco dalle 22 alle 5 - dice in un'intervista al Corriere della Sera il presidente leghista della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti - è una "misura cattiva ed ideologica: sono pronto a valutare un'ordinanza per spostarlo alle 23 se entro giovedì la richiesta delle Regioni non sarà accolta dal governo". A causa del coprifuoco "un turista potrebbe decidere di non venire in Trentino. Spostarlo alle 23 è quindi una questione di buon senso", spiega Fugatti. "Se la richiesta delle Regioni non venisse accolta, sono pronto anche a fare un`ordinanza e a perdere l`impugnativa che lo Stato sicuramente farà. Ma nessuno potrà dirci che spostando il coprifuoco alle 23 abbiamo favorito i contagi", conclude.

Nicola Zingaretti

Dal Pd però arrivano altri stop alla Lega. "Nella Conferenza dei presidenti di Regione è uso procedere all'unanimità, io ho detto pubblicamente che la regola del coprifuoco alle 22 andava rispettato. Concordo con il giusto richiamo di Letta, è Inaccettabile che una parte della maggioranza di governo raccolga firme contro il governo stesso", ha detto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti a Rai News24 parlando della Lega e di Matteo Salvini. "È un atteggiamento non corretto che mina la credibilità di chi lo fa. Se si prende una decisione non si raccolgono le firme contro le decisioni prese, è l'abc, anche quando si fa una gita tra amici", ha aggiunto. "Mi auguro che la Lega sia una forza seria. Ha un atteggiamento assolutamente strumentale, è ossessionata di non scomparire e non pensa al bene del Paese", ha concluso.

Fabrizio Pergliasco

Tra i virologi interviene Fabrizio Pregliasco, dell'università Statale di Milano, parlando anche lui ad 'Agorà' su Rai3: "L'evidenza scientifica sull'effetto del coprifuoco non è forte" di per sé, e certamente "non si può proprio arrivare a definire la differenza tra 22 e 23. Di fatto", però, "ampliare o togliere il coprifuoco è sicuramente una facilitazione alla mobilità che è l'elemento determinante per la diffusione del virus: stando più in giro, si aumenta la probabilità dell'infezione attraverso un incremento del numero di contatti". Il virologo conferma la propria posizione sul tema: mantenere il coprifuoco alle 22, rimandandone l'estensione anche solo per un po'. 

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