Coprifuoco alle 22, scontro nel governo. Speranza chiarisce: "Ora resta, poi vedremo"

Gelmini: "Niente multa andando via da ristorante alle 22". Ma Sibilia (Viminale) rimarca: "Legge è chiara, l'orario resta alle 22". Locatelli: "Verifica a metà maggio"

Roma: la polizia locale disperde assembramenti a Trastevere (Dire)

Roma: la polizia locale disperde assembramenti a Trastevere (Dire)

Roma, 25 aprile 2021 - Domani quasi tutta l'Italia riapre (qui le regole della zona gialla): tornano i caffè e il giornale al bar, aprono i cinema e i teatri e si torna a respirare una semi normalità. Semi perchè le restrizioni, con la curva epidemica ancora alta (qui il bollettino di oggi), restano severe. E una fra tutte fa discutere: il coprifuoco. Il divieto di spostamento - se non per motivi di salute, lavoro e necessità - dalle 22 alle 5 è ancora al centro del dibattito e, dopo la richiesta dei governatori di posticiparlo alle 23 e lo stop del premier Draghi, oggi arriva un'ulteriore conferma dal ministro della Salute, Roberto Speranza: "Domani facciamo un primo passo - spiega -. Monitoriamo settimana per settimana, se ci saranno le condizioni, io sarò il più felice di tutti a fare ancora dei passi avanti sul coprifuoco come su ogni altra misura, perché il nostro obiettivo è far ritornare la vita che avevamo prima di questo Covid". Il ministro richiama ancora alla "prudenza" e alla "cautela", "altrimenti - avverte - rischiamo di tornare indietro. Questo è lo spirito che ci anima e l'evidenza scientifica sarà sempre quella che ci guiderà nelle scelte che compiremo".

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Il coprifuoco, per ora, resta quindi alle 22. Ma il chiarimento del ministro Speranza era dovuto. A suscitare discussioni, in mattinata, erano state infatti le dichiarazioni della ministra per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini: "Voglio chiarire un punto - aveva spiegato in mattinata la ministra -: chi va a cena fuori può stare tranquillamente seduto al tavolo fino alle 22 e poi, una volta uscito dal locale, far ritorno a casa senza alcun rischio di ricevere sanzioni". Ma "la legge è chiara", era stata l'immediata risposta del sottosegretario all'Interno, Carlo Sibilia: "La circolare del Viminale prevede il ritorno a casa alle 22 - ha sottolineato il sottosegretario - anche per chi cena all'aperto. Evitiamo pertanto interpretazioni personali che possono ingenerare confusione tra i cittadini e mettere in difficoltà le forze dell'ordine". "Se c'è qualcosa da dire sugli aspetti di sicurezza - aveva concluso Sibilia - non è il caso lo faccia il Ministro degli Affari regionali. In Italia l'unica voce credibile e autorità competente in questo senso è quella del Ministro dell'Interno".

Sollo a metà maggio sarà fatta la verifica sul coprifuoco: "È il tempo minimo - ha detto il presidente del Css, Franco Locatelli, a 'Mezzora in più' su Rai3 - per vedere che impatto hanno sulla curva epidemiologica una serie di scelte che hanno avuto il merito di tutelare la salute pubblica e venire incontro al disagio sociale e alla sofferenza economica". Il coprifuoco è dunque una scelta "condivisibile. Se avremo dati positivi - ha concluso - nessuno ha il gusto sadico di restringere i movimenti. La scelta che è stata fatta è quella di mantenere il controllo su quelle che sono occasioni di socialità che possono determinare rischi".