Coprifuoco abolito dal 21 giugno. Stop mascherine all'aperto: si pensa al 5 luglio

In zona bianca e gialla cessano le restrizioni d'orario che erano in vigore da novembre 2020: tutte le nuove regole. Sui dispositivi di protezione si esprimerà il Cts la prossima settimana: c'è anche l'ipotesi del 28 giugno

Folla sui Navigli a Milano (Ansa)

Folla sui Navigli a Milano (Ansa)

Roma, 20 giugno 2021 -  Domani (lunedì 21 giugno) è una data importante nell'Italia al tempo del Covid. Verrà infatti abolito il coprifuoco che era stato introdotto da un Dpcm dell'allora governo Conte bis (lo stesso che divise il nostro Paese nelle zone colorate) a partire dal 6 novembre 2020. Tutti chiusi in casa (salvo che per "comprovati motivi") dalle 22 alle 5 per lunghi mesi.

Mascherine, dai bar ai cinema all'aperto: quando resta l'obbligo

Adesso è giunto il momento di riacquistare la 'libertà notturna'. Lo ha stabilito il cosiddetto Decreto riaperture (qui il testo in Pdf firmato dal governo Draghi che fissò una road map che domani giunge a conclusione: prima alle 23, poi alle 24 e da domani 'liberi tutti'. Il Dl riaperture stabilisce la cancellazione del coprifuoco - un argomento caldissimo begli ultimi mesi del dibattito politico - nelle regioni gialle e in quelle bianche: considerando quindi che da domani tutta l'Italia è appunto in zona bianca (con al sola eccezione della Val d'Aosta peraltro gialla), ecco che da Bolzano alla Sicilia potremo tornare a goderci le serate estive.

Il bollettino Covid del 20 giugno: Italia e regioni

Ma occhio agli assembramenti

La fine del coprifuoco però non deve farci dimenticare la prudenza. Restano anche in zona bianca l'obbligo della mascherina all'aperto (almeno per ora) e il divieto di assembramenti. E tra i sindaci italiani c'è preoccupazione tanto che si moltiplicano le ordinanze e i controlli anti movida

Cosa si può (e non si può) fare

Vediamo cosa possiamo fare dunque in Italia da domani, anche nelle regioni che entreranno in zona bianca (Calabria, Campania, Marche, Provincia autonoma di Bolzano, Sicilia, Toscana e Basilicata). 

Bar e ristoranti. Bar e ristoranti sono aperti senza limiti di orario. All'esterno, in zona bianca, nessun limite numerico alle tavolate. Al chiuso massimo 6 per tavolo.

Spostamenti tra regioni. Sono completamente liberi senza necessità di Green pass. 

Visite a parenti e amici. Son consentite senza limite numerico di persone e di orario. Se ci si sposta in zona gialla (quindi solo verso la Val d'Aosta) sono consentite a un massimo di 4 persone (esclusi disabili e figli minori conviventi).

In auto. Attenzione: in macchina potremo portare con noi al massimo (per una berlina) altri due passeggeri non conviventi sul sedile posteriore (nessuno su quello anteriore (qui le regole). 

Piscine e palestre. In zona bianca aperte le palestre e riaperte anche le piscine al chiuso.

Feste e banchetti. Possibile organizzare (e partecipare) feste e banchetti dopo cerimonie civili o religuiose (battesimi o matrimoni per esempio). Ma qui serve è comunque necessario il Green pass.

Obbligo di stare in casa. Resta comunque il divieto assoluto di uscire di casa per chi è sottoposto all’isolamento, essendo risultato positivo al virus, o alla quarantena precauzionale qualora sia stato identificato come contatto stretto di caso Covid-19. Deve restare in casa e contattare il medico anche chi ha febbre superiore a 37.5.

​Mascherine all'aperto

Per quanto riguarda lo stop alle mascherine all'aperto l'ipotesi più accreditata c'è una prima ipotesi: il 5 luglio. Ma la data sarà calcolata anche in base alla percentuale di popolazione vaccinata, tenendo conto delle somministrazioni sia per la prima che per la seconda dose. Un'altra ipotesi è che l'obbligo potrebbe venire meno quando tutto il Paese sarà in zona bianca, quindi il 28 giugno. Comunque è previsto un parere del Cts la prossima settimana, già domani la riunione. Togliendo la mascherina, bisognerà comunque mantenere il distanziamento se non si è congiunti e va comunque indossata nei luoghi a rischio assembramento. Restano però timori sulla diffusione della variante Delta, in particolare per i vaccinati solo con prima dose, che non sarebbero abbastanza protetti da evitare il contagio.