Martedì 16 Aprile 2024

Coppie gay e bambini Pronta la proposta del Pd Ma Roccella non arretra: "Servono mamma e papà"

Rampelli (FdI): "Le famiglie omosex spacciano per propri i figli avuti con la maternità surrogata". La maggioranza punta a un giro di vite sull’utero in affitto: deve diventare reato universale

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di Giovanni Rossi

L’Italia si polarizza sul tema dei diritti. E lo fa a suon di polemiche e proposte di legge. Le più distanti sono quelle di Fratelli d’Italia e Pd. A 24 ore dalla manifestazione di Milano contro lo stop del Viminale alle registrazioni anagrafiche dei figli in nuclei genitoriali dello stesso sesso, il centrodestra approfondisce il solco. Comincia, già sabato sera, il vicepresidente della Camera Fabrizio Rampelli. Su La7 il colonnnello di Fratelli d’Italia usa un verbo pesante: "Se due persone dello stesso sesso chiedono l’iscrizione all’anagrafe di un bambino che ’spacciano’ per proprio figlio, significa che questa maternità viene fatta fuori dai confini nazionali". Poi su Facebook attacca chi "scambia i bambini con i puffi, a proposito di peluche..." Parole "volgari", "cattive", "inaccettabili", replicano Pd, Avs e M5S. "La lista degli statisti di FdI si allunga ogni giorno", ironizza Carlo Calenda, leader di Azione.

E già domani il partito di Giorgia Meloni chiederà la calendarizzazione a Montecitorio della proposta di legge Varchi per estendere anche alla maternità surrogata promossa all’estero da cittadini italiani le pene previste dalla legge sulla procreazione assistita: reclusione da tre mesi a due anni e multa da 600.000 euro a un milione. Anche la premier si fa sentire con tweet tanto familiare quanto politico: "Auguri a tutti i papà. Siete una ricchezza insostituibile". "San Giuseppe era un papà d’anima e spirituale", le ricorda Nichi Vendola, ex governatore della Puglia e attivista Lgbt.

La ministra della Famiglia Eugenia Roccella, ospite ieri pomeriggio di Lucia Annunziata, dà voce a pensieri antichi: "Un genitore omosessuale può essere un ottimo genitore ma bisogna vedere che modello vogliamo. Noi abbiamo un modello che prevede una mamma e un papà". Rifiuta l’idea di discriminazioni: "Non esiste una negazione dei diritti dei bambini. Tutti in Italia hanno gli stessi diritti. Vale anche per le coppie che hanno fatto ricorso all’utero in affitto. Quando si torna in Italia, il genitore biologico è riconosciuto: per la Cassazione, la strada da percorrere è l’adozione. Il secondo genitore può fare questo", dichiara fissando la posizione del governo. E sulla maternità surrogata, oggi possibile solo all’estero, anticipa una stretta ulteriore: "Faremo una legge contro l’utero in affitto. In Italia è vietato e ne è vietata anche la propaganda. In Europa ci sono addirittura delle fiere. Si tratta di decidere se una maternità possa essere una questione di mercato". "Un mercato di bambini – aggiunge Roccella –. Ci sono fiere internazionali. Una maternità surrogata costa circa 100mila euro e alle donne arrivano circa 15-20mila euro. Con l’adozione noi rimediamo ad un danno, con la surrogata invece ne programmiamo uno. Stiamo arrivando a forme di mercificazione e schiavitù femminile. Questo non è un fronte del progresso. Da una parte si comprano gli ovociti dai depliant, dai cataloghi, da donne belle, alte, di una determinata religione e con un altro quoziente intellettivo. Dall’altra invece ci sono le donne che prestano l’utero con caratteristiche molto diverse".

La posizione della maggioranza compatta le principali associazioni Lgbt con Pd, +Europa, 5 Stelle, Avs e Articolo Uno, specialmente sul tema del matrimonio egualitario. E se sulla maternità surrogata i distinguo e le contrarietà anche nell’opposizione non mancano, su tutto il resto la convergenza è nei fatti. Ogni partito ha la sua proposta. "Ora bisogna unire le forze". La proposta di legge del Pd a prima firma Alessandro Zan potrebbe essere incardinata già domani in commissione giustizia a Montecitorio. "Una legge preparata e scritta insieme alle associazioni, alle famiglie arcobaleno e alla rete Lenford. Saremo al loro fianco come in piazza anche in Parlamento", promette la neo segretaria dem Elly Schlein. I punti cardine sono tre: il riconoscimento del matrimonio egualitario, nei requisiti e negli effetti, indipendentemente dal sesso; l’estensione dell’adozione alle coppie dello stesso sesso e ai single; il riconoscimento alla nascita per tutti i figli di coppie formate da persone dello stesso sesso (e nelle ’stepchild adoption’).

Il provvedimento dal Pd propone modifiche al codice civile (non più "marito e moglie", ma "coniugi"), alla legge 402004 in materia di procreazione medicalmente assistita, alla legge sul diritto internazionale privato e alla legge sulle adozioni; disciplina l’eventuale celebrazione del matrimonio per persone già unite civilmente; abroga le disposizioni sullo scioglimento del matrimonio nel caso in cui uno dei coniugi cambi sesso; assegna al governo la delega per l’adeguamento delle disposizioni vigenti. Una scommessa, in un Parlamento già diviso.