Martedì 16 Aprile 2024

Coppia uccisa a fucilate nel Brindisino: marito e moglie freddati nel casolare a Carovigno

La scoperta dei cadaveri di marito e moglie è stata fatta dal fratello dell'uomo: "Sicuramente è l'opera di un pazzo". Nessuna traccia dell'arma. Il giallo del movente

I carabinieri sul luogo del duplice omicidio a Corovigno (Ansa)

I carabinieri sul luogo del duplice omicidio a Corovigno (Ansa)

Roma, 2 marzo 2023 - Marito e moglie sono stati uccisi a fucilate in un casolare a Carovigno, in provincia di Brindisi. Antonio Calò, 70 anni, e Caterina Martucci, 64, sono stati ritrovati nella loro abitazioni di campagna nella frazione di Serranova. Il cadavere dell'uomo, freddato con un singolo colpo, era riverso a terra in soggiorno, mentre il corpo della donna, uccisa con due fucilate, è stato rinvenuto nella stanza da letto. È stato il fratello dell'uomo, Carmelo Calò, preoccupato perchè non sentiva il 70enne da ore, a raggiungere il casolare e ad accorgersi dell'uccisione della coppia. "Mio fratello non ha mai fatto male a nessuno. Non aveva soldi. Non so cosa sia potuto accadere. Perché hanno fatto tutto ciò? Sicuramente è l'opera di un pazzo", ha detto l'uomo.

La Procura di Brindisi, che coordina le indagini, nei prossimi giorni disporrà le autopsie per acquisire nuovi elementi. I cadaveri della coppia si trovano nell'obitorio del cimitero di Ostuni e si attende il conferimento dell'incarico al medico legale. Gli inquirenti al momento non escludono nessuna pista investigativa su quanto sia potuto avvenire mercoledì. La casa dove abitava la coppia, però, non è stata messa a soqquadro, ed è per questo che gli investigatori non pensano che si sia potuto trattare di una rapina finita male.

Dell'arma con cui sono stati uccisi i due coniugi, intanto non c'è traccia. Resta, così, il giallo sul movente, per un duplice omicidio che ha sconvolto la tranquillità della piccola borgata. I coniugi Calò, che non avevano figli, vivevano nel casolare di famiglia da sempre; entrambi pensionati, l'uomo in estate saltuariamente faceva il parcheggiatore in un locale non molto distante dall'abitazione. Piccoli lavoretti per garantirsi una non facile quotidianità. In questa piccola borgata infatti, dove vivono meno di 150 famiglie in inverno, si conoscono tutti. Un unico punto di ritrovo: il piccolo bar-alimentari. Poi le distese di ulivi secolari a pochi chilometri dal mare. Ettari ed ettari di campi coltivati. Anche Antonio curava il suo orto. Giornalmente. E lo aveva fatto anche ieri mattina, fino a quando il killer lo ha raggiunto in casa, uccidendo lui e la moglie.