Mercoledì 24 Aprile 2024

Coppia No vax, il figlio sarà operato Ai genitori sospesa la potestà

Vogliono trasfusioni da non vaccinati e impugnano la decisione del giudice. L’intervento la prossima settimana

Migration

di Monica Raschi

e Francesco Zuppiroli

BOLOGNA

Una battaglia, legale e ideologica, combattuta in equilibrio su di un filo dove, da un lato c’è l’operazione urgente a cui deve essere e sarà sottoposto la prossima settimana al Sant’Orsola di Bologna un bambino di due anni affetto da una cardiopatia congenita e dall’altro l’opposizione della famiglia del piccolo, residente nel Modenese, al fatto che le trasfusioni di sangue necessarie per l’intervento provengano da donatori vaccinati contro il Covid. Su questo filo dall’equilibrio instabile pesa ora anche la sospensione provvisoria della potestà genitoriale per madre e padre del bambino, notificata nei giorni scorsi dai carabinieri del territorio, su disposizione del Tribunale dei minori del capoluogo emiliano-romagnolo. Il 2 febbraio scorso la Procura aveva presentato ricorso e ora la sospensione è arrivata. Ad assumere la tutela del minore ad interim, su disposizione del tribunale, sono stati i servizi sociali territoriali del Comune in cui il bambino abita, ai quali spetterà nei giorni che separano il piccolo dall’operazione, un lavoro di supervisione e successiva relazione al tribunale.

Stando a quanto trapela, la volontà dei legali difensori della famiglia sarebbe quella di impugnare quanto disposto dal Tribunale, per una sospensione della potestà genitoriale che non risulterebbe avere un termine specifico. In questo contesto, il Policlinico felsineo ha anche espresso timori rispetto a una possibile resistenza della famiglia nel trasportare fisicamente il piccolo all’ospedale il giorno dell’intervento chirurgico, ma al momento sembra che la preoccupazione maggiore dei genitori sia piuttosto quella di potere recarsi al Sant’Orsola per assistere il figlio nonostante il provvedimento del tribunale.

Un punto da trattare in fretta, poiché sull’altro versante del filo c’è il Sant’Orsola di Bologna che ha fatto causa ai genitori ed ha fissato l’intervento per la prossima settimana. Chiara Gibertoni, direttrice generale del Policlinico bolognese, è stata nominata nei giorni scorsi curatrice speciale dal giudice tutelare di Modena ed ha già firmato il consenso informato necessario per dare via libera all’operazione, che sarà effettuata dalla Cardiochirurgia pediatrica guidata da Gaetano Gargiulo.

Il bambino, affetto da una patologia congenita, è seguito dal Sant’Orsola fin dalla nascita. "Fin dal mese di dicembre i medici che lo hanno in cura hanno cercato di convincere i genitori della sicurezza del sangue utilizzato – sottolinea Gibertoni –. Hanno cercato di spiegare, informare, fugare dubbi. È una situazione molto dura per loro. L’intervento è ormai necessario, non si può procrastinare oltre". Evidentemente gli sforzi del personale sanitario che segue il piccolo da due anni non sono serviti ed è iniziata la querelle legale.