Mercoledì 24 Aprile 2024

Coppia di vigili fa sesso nell’auto di servizio

Roma, lei 40enne e lui con qualche anno in più erano di pattuglia notturna davanti a un campo rom. Aperta un’indagine interna

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di Giulia Prosperetti

La notizia è di quelle che in poco tempo diventano virali rimbalzando dagli schermi degli smartphone ai bar della Capitale dove, ieri mattina, non ha mancato di suscitare risatine e gomitate. Nel comando generale di via della Consolazione, a pochi passi dal Foro Romano, l’indiscrezione – pubblicata da Leggo –, tuttavia, girava già da mesi. Da quando, lo scorso agosto, sulla scrivania del comandante della polizia locale di Roma Capitale Stefano Napoli, fresco di nomina dopo l’avvicendamento a luglio con Antonio Di Maggio, è arrivato un file molto particolare. Un audio a ‘luci rosse’ che vede protagonisti due focosi vigili urbani in servizio di pattugliamento notturno presso il campo rom in viale di Tor di Quinto.

Sulla vicenda, dato il comprensibile imbarazzo, i vertici tentano di mantenere il riserbo. "In merito ad articoli di stampa usciti in queste ore che riportano notizie riguardanti due agenti che avrebbero consumato un rapporto sessuale in un autoveicolo di servizio, il Comando Generale della Polizia Locale – questo l’unico commento ufficiale – sottolinea che sull’accaduto, non riconducibile agli ultimi giorni, sono state svolte e sono tuttora in corso indagini per stabilire la veridicità dei fatti". Fatti che, off the record, vengono dati per certi da chi è dell’ambiente. Tanto che, dopo l’avvio dell’inchiesta, i due vigili sono stati trasferiti in due gruppi diversi. Un provvedimento d’ufficio preso in un’ottica cautelativa in attesa che venga fatta luce sull’episodio, i cui contorni sono ancora da chiarire.

Secondo i primi dettagli emersi, ancora tutti da confermare, il racconto della notte di passione vede al centro una vigilessa sulla quarantina, figlia di un’alta dirigente ora in pensione, e un agente di lungo corso con qualche anno in più, in forze al XV gruppo (zona Cassia). Complice la zona, costellata da controviali bui e isolati, nota ai romani per i cosiddetti ‘camper dell’amore’, e dove appartarsi in auto non è certo una novità, i due vigili avrebbero dato libero sfogo al loro amore incuranti di essere registrati. Un rapporto consumato nell’auto di servizio, una Fiat Tipo, la cui radio sarebbe rimasta accesa. Come l’audio dei due amanti sia divenuto di dominio pubblico rimane, tuttavia, un mistero.

Una prima ricostruzione suggerisce che la registrazione sia avvenuta dalla sala operativa generale. Ma se l’audio fosse stato ascoltato da qualcuno in diretta sarebbe, con tutta probabilità, scattato subito un controllo sulla pattuglia. Non convince neanche la dinamica della radio di servizio accesa per errore dal momento che per attivare l’apparecchio è necessario digitare un codice.

In attesa dell’esito delle indagini si fa strada l’ipotesi che la registrazione non sia casuale. Forse non era la prima volta e qualcuno a conoscenza degli incontri clandestini dei due vigili ha escogitato un modo di procurarsi una prova, magari installando un dispositivo nell’auto assegnata ai due colleghi. Ad oggi, infatti, sembra non essere nota la provenienza della registrazione. Elemento, quest’ultimo che – come sottolineato dal Comando Generale – necessita di ulteriori verifiche.

Qualora fossero accertati i possibili illeciti i due amanti rischiano sanzioni fino alla sospensione dall’incarico. Gli agenti potrebbero, inoltre, vedersi contestare l’ipotesi di peculato per un uso ‘improprio’ dell’auto di servizio.