Mercoledì 24 Aprile 2024

Contro ’il caos’ e ’il dio denaro’ Stretta cinese su internet

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La Cina avvia una ‘pulizia’ dei contenuti online per garantire un Internet "pulito

e vivace" durante le prossime festività del calendario lunare e che farà piazza pulita del "caos" tra i fan delle celebrities e del "culto del denaro".

L’Amministrazioone cinese per il cyberspazio (CAC), infatti, ha lanciato una campagna per purificare

internet da contenuti "ingannevoli, da fake news, da tristi storie personali falsificate per coloro che ostrntano ricchezza, fanno da indovini e si abbuffano" in occasione del Capodanno lunare. Ai funzionari è stato chiesto di chiudere piattaforme e account Internet e togliere di mezzo "contenuti e informazionali illegali" in particolari in cinque aree: gruppi di fan di celebrities, abusi on-line, siti di esaltazione della ricchezza, influencer del mondo infantile e homo page di siti di media. È un altro capitolo nella strategia di controllo dell’industria del divertimento, lanciata per la prima volta nell’estate dello scorso anno, che punta a eliminare ciò che viene considerato immorale, non patriottico e non tradizionale. L’authorithy ha chiesto che la campagna "purifichi vigorosamente l’ecosistema online".

Una vera e propria censura che, in Cina, non risparmia neanche un film cult quale Fight Club: il film è stato diffuso sulla piattaforma streaming Tencent Video in una versione più breve, con diverse scene tagliate e soprattutto con un finale che altera completamente il messaggio originale, minando lo spunto anarchico, di critica all’alienazione e al consumismo. L’intervento molto invasivo delle autorità cinesi sul film di David Fincher – uscito nel 1999, con Brad Pitt ed Edward Norton come protagonisti – non è passato inosservato e sui social centinaia di fan e utenti hanno duramente criticato tale censura.

A scatenare l’ira del pubblico è stata la vistosa modifica delle scene finali in cui nella versione originale il personaggio di Norton, il Narratore, uccide il suo alter ego immaginario Tyler Durden – interpretato da Pitt – e poi assiste all’esplosione di diversi edifici, il che suggerisce che il suo piano per abbattere la civiltà moderna è in corso: un invito sostanziale alla ribellione, all’anarchia in risposta al consumismo e al capitalismo. Nella nuova versione messa online nel fine settimana, il Narratore uccide ancora Durden, ma la scena dell’edificio che esplode viene sostituita da uno schermo nero e da un titola di coda che afferma che la polizia ha svelato il complotto anarchico. Viene poi aggiunto che Tyler – frutto dell’immaginazione del narratore – è stato mandato in un manicomio per cure psicologiche e successivamente dimesso. Il finale è quindi agli antipodi del messaggio originario: a trionfare è lo Stato, il che ha suscitato l’indignazione di molti spettatori cinesi che avevano già visto versioni piratate del film originale. Ma, ormai, la censura cinese ha già indossato le forbici.