MAURIZIO SACCONI
Cronaca

Conti stabili. Ma protezione dei redditi bassi

La manovra di bilancio protegge le fasce basse di reddito dalla persistente inflazione rispettando i parametri di stabilità. Ne sono contenuto evidente le misure sul cuneo e la rivalutazione delle pensioni. È improprio poi parlare di tagli previdenziali perché si tratta di maggiori disincentivi alle prestazioni anticipate. La crescita rimane però la risposta inesorabile alle tensioni interne ed esterne. Riattiva l’ascensore sociale e rende sostenibile il debito. Essa viene affidata dal governo alla effettività della spesa pubblica sostenuta dai fondi europei e alle riforme strutturali. L’economia italiana si è in fondo confermata resiliente di fronte alle grandi insicurezze anche se la sua vitale componente manifatturiera soffre per la caduta della domanda dei principali mercati di esportazione e la sua componente terziaria rimane arretrata. Ora in questo quadro sarebbero auspicabili alcuni grandi progetti nazionali.

Uno, già individuato, riguarda la riforma del nostro modello di prelievo fiscale confidando che porti finalmente l’amministrazione a rispettare lo Statuto del contribuente. Le ipotesi circolate segnalano tuttavia il persistere di attitudini opposte. Il secondo dovrebbe riformare più in generale lo Stato affinché sia meno invasivo e più autorevole, riprendendo la vecchia idea della sua “aziendalizzazione” nel momento in cui appaiono disponibili le leve della rivoluzione digitale e della contabilità economica patrimoniale. Il terzo dovrebbe cambiare finalmente il nostro sistema giudiziario, fonte di straordinarie incertezze nella dimensione civile, penale e amministrativa. Qui gli annunci sono stati inversamente proporzionali ai fatti.

Infine, ultimo ma non ultimo, il completamento del progetto di modernizzazione del lavoro attraverso il “federalismo contrattuale” e la tassazione piatta degli aumenti salariali decisi in prossimità, il contratto “ibrido” che supera la separazione tra autonomia e subordinazione per premiare i risultati, l’incentivo agli intermediari che sanno effettivamente collocare i disoccupati. La riduzione dei danni della stagione precedente non è sufficiente.