Martedì 16 Aprile 2024

Stati generali, Conte: "Ci siamo aperti alla società. Questo dialogo rafforza il governo"

Il premier nella conferenza stampa che chiude gli stati generali dell'economia

Giuseppe Conte chiude gli stati generali (Ansa)

Giuseppe Conte chiude gli stati generali (Ansa)

Roma, 21 giugno 2020  - "Sono stati lavori molto intensi. Non ci siamo chiusi, ma aperti alla società", così il premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa che chiude gli stati generali dell'economia. "E' stato un clima proficuo, intenso. Abbiamo toccato con mano i problemi. Ci è stata restituita tanta energia. Abbiamo notato tanta genio italico", ha aggiunto. "Questo dialogo ci rafforza, rafforza me e tutti i ministri. Ci rafforza negli obiettivi, nelle linee di intervento su cui vogliamo agire".

Il premier ha citato 82 incontri e sottolineato che ieri i lavori sono iniziati alle 8 e chiusi oltre mezzanotte: "E' stato un confronto all'insegna della concretezza, della franchezza, della operosità: abbiamo parlato di progetti concreti, ci siamo anche detti cose che non vanno. Ieri ho incontrato singoli commercianti o cittadini scegliendo tra le lettere ricevute. Abbiamo parlato di alcune misure che servirebbero nell'immediato. Il governo continua a monitorare l'emergenza economica e sociale ma abbiamo anche presentato una bozza di piano del rilancio".

Conte ha parlato del momento di "reinventare l'Italia", per avere una nazione "moderna, sostenibile, inclusiva, verde". Ma bisogna pensare anche a misure concrete per far fronte all'emergenza, l'ipotesi di "abbassare un po' l'Iva" è stata discussa, "ma non abbiamo deciso anche perché è una misura costosa". Il premier ha anche definito giusta la riduzione del cuneo fiscale. Poi ha replicato a Confindustria, dopo le tensioni dei giorni scorsi. Quindi il piano di rilancio allo studio dell'esecutivo, ha insistito Conte, si fonderà su tre direttrici: "modernizzazione del Paese, transizione energetica e Italia più inclusiva".

L'inquilino di Palazzo Chigi ha citato Baricco: "Abbiamo anche rivolto lo sguardo al futuro. Baricco ha espresso un concetto molto suggestivo: abbiamo aperto all'impossibile il panorama della nostra mente, allargato all'impensabile il raggio della nostra azione. Il piano di rilancio non è una semplice raccolta di riforme: ci siamo resi conto che non è affatto sufficiente riformare il Paese, dobbiamo reinventare il Paese che vogliamo perché l'esperienza è stata troppo dura e la sfida troppo impegnativa per occuparci di semplici riforme".

Taglio cuneo fiscale

Abbassare le tasse, è a quanto Conte vuole puntare: "Italia più inclusiva: dobbiamo dare impulso alla riduzione del cuneo fiscale con beneficio per i lavoratori: già a luglio avevamo predisposto una misura. È una direzione giusta che dobbiamo perseguire".

Riduzione Iva

La riduzione dell'Iva "è una delle ipotesi che abbiamo discusso, ma non abbiamo deciso anche perché è una misura costosa. Ma c'è preoccupazione sul fatto che non sia ripartito appieno quel clima di fiducia che fa innescare il circuito dei consumi. È una misura allo studio, questa settimana sarà già decisiva per una prospettiva del genere", ha spiegato il premier da Villa Pamphilj.

Voucher 500 euro per tre anni a donne manager

"Ci è stato presentato, e accogliamo un suggerimento, un progetto di un voucher di 500 euro per tre anni per le donne che aspirano a diventare manager. Nelle prime 100 imprese solo il 6% è guidato da donne", ha rivelato Conte.

Valutato necessità nuovo scostamento di bilancio 

"Il piano di rilancio nella versione definitiva sarà l'orizzonte dell'azione del governo. Da qui ricaveremo le riforme del Recovery Plan che presenteremo a settembre. Poi ci sono misure di più immediato impatto e abbiamo sicuramente valutato la necessità di intervenire per un ulteriore scostamento" di bilancio. Conte conitinua: "Non abbiamo ancora fatto di conto ma fra un po' dovremo metterci intorno a un tavolo. L'aggiornamento è costante anche rispetto ai flussi di cassa dello Stato".

Zanardi esempio

Il premier ha ricordato anche Alex Zanardi, in coma dopo un incidente stradale, "è l'esempio della Italia migliore, un eroe quotidiano, siamo con lui".

Ottimista su fine legislatura

"Lavoriamo in un clima assolutamente produttivo e positivo. Che ci sia stata qualche notazione critica avviene in tutte le famiglie. Sono fiducioso per la prospettiva dei prossimi mesi e anche di fine legislatura. Alcune misure hanno un orizzonte pluriennale. Non si può fare tutto in qualche settimana o mese", dichiarato il primo ministro. 

Opposizioni, confronto con singole forze

Il premier parla delle opposizioni: "Non hanno raccolto il mio primo invito. Tonerò a proporre un'ulteriore occasione di confronto. Se tutti insieme o separatamente? Credo che per evitare confusione e passerelle credo potremo avere maggiore tranquillità in un incontro con ciascuna forza" del centrodestra. Ec aggiunge: "Confido di farlo questa settimana. FI sembrerebbe predisporsi ad un confronto più dialogico ma io confido che anche Lega e Fdi possano parteciparvi in tutta franchezza". 

Ok Confindustria

"Abbiamo chiesto a Confindustria di farci arrivare le loro proposte. L'importante è che tutti lavoriamo per un obiettivo molto chiaro che è nella parte alta del piano di rilancio: un'Italia più moderna, più digitale, più verde - a questo teniamo molto - e più inclusiva. Il governo deve farsi carico degli interessi di tutto il Paese. È normale che si punti su alcune misure su cui Confindustria possa non convergere o essere meno interessata ma abbiamo una responsabilità ad ampio raggio", ha spiegato Conte. E ha aggiunto: "Confido di portare il decreto semplificazioni già al prossimo Cdm".

Recovery Plan a settembre 

"Il Recovery Fund sarà diretto a investimenti e riforme e riteniamo che quello è il nostro obiettivo. Cercheremo anche di avere un 'bridge' che non si preannuncia molto consistente. Ora portiamo a casa il negoziato, stiamo già lavorando per il 'bridge' e quando diciamo che presenteremo il Recovery Plan a settembre ciò significa che già ora dobbiamo lavorarci. Ma noi abbiamo carenze in struttura, non abbiamo capacità di spesa. La prossima settimana dobbiamo subito rivedere questo piano di rilancio, dopodiché dobbiamo cominciare a stendere i progetti", ha detto Conte. 

Modernizzare il Paese

"Dobbiamo lavorare per modernizzare il Paese, per una robusta transizione energetica, per un'Italia più inclusiva". Sul primo punto "tutti hanno condiviso il rafforzamento dell'Alta Velocità. Ancora, grande condivisione sul piano cashless. Tutte le componenti sane del Paese ci chiedono di contrastare l'economia sommersa. Tutti hanno condivisa la necessità di dare impulso alla rete unita di fibra ottica", spiega il premier. "!Dobbiamo creare degli spazi industriali in cui si lavori per l'economia circolare, i distretti di economia circolare. Non possiamo parlare di transizione energetica e avere dubbi su parchi eolici e energia idrica, dobbiamo essere coerenti".

Autostrade, proposte non accetabili

Conte ha anche affrontato il caso Autostrade: "Ne stiamo parlando da un po' troppo tempo. Sul mio tavolo non ho una proposta che considero accettabile. Credo che ci avviamo verso una soluzione obbligata, se arrivasse un'altra proposta la prenderemmo in considerazione. Atlantia ha richiesto una soluzione chiara e noi come governo abbiamo il dovere di dare nei prossimo giorni una soluzione chiara".