Consigliere dem pro-talebani, il Pd la scarica

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"Forse qualcuno rimarrà sorpreso, ma sono a favore della presa del potere da parte dei fondamentalisti in Afghanistan". Nura Musse Ali, 35 anni, di origine somale ma cresciuta a Pisa, fa parte – in quota dem – della commissione Pari opportunità della Regione Toscana. Le sue parole, contenute in un’intervista rilasciata a Il Tirreno, hanno scatenato un prevedibile putiferio, tant’è che è stata subito "scaricata" dal suo stesso partito. "Nura Musse si deve dimettere", ha detto il membro della segreteria nazionale Enrico Borghi (nella foto). La giovane avvocatessa toscana – che ha puntualizzato di "non condividere certo il modus operandi dei talebani – ha argomentato così: "Ritengo che quello che stiamo vivendo fosse una tappa obbligata della storia, affinché finalmente quel Paese iniziasse il proprio lento cammino verso un’interpretazione evolutiva delle leggi". Durissima la reazione del leader della Lega Matteo Salvini. "Le parole di Nura Musse Ali, indicata dal Pd, sono gravissime soprattutto perché pronunciate da una donna. – ha detto – Come si può sostenere un regime guidato da criminali?". In serata è arrivata la nota del Pd toscano che "si dissocia totalmente dalle parole pronunciate da Nura Musse Ali. "I talebani – dice la segretaria Simona Bonafè – sono stati e restano liberticidi e nemici dei diritti, persecutori delle donne. Sostenere che un regime è una tappa obbligata verso la maturazione sociale è inaccettabile". Poi la stessa presa di posizione anche da parte del Pd nazionale.

Emanuele Baldi