Confindustria: bene, ma pochi interventi per la crescita

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La manovra, pure nella fretta, ha mantenuto la barra dritta sulla finanza pubblica e "non era così scontato viste le promesse in campagna elettorale". Lo ha detto il presidente della Confindustria, Carlo Bonomi. "Molte volte – è il ragionamento dell’industriale – ci dimentichiamo che negli ultimi 11 anni il Paese ha portato il debito pubblico da 1.900 miliardi di euro a oltre 2.800".

Per Bonomi è "positivo anche l’intervento sul caro bollette, anche se la copertura è solo fino al 31 marzo", mentre "non ha convinto il fatto che le altre risorse non siamo state destinate alla finalità di aumentare la crescita del Pil potenziale" a cui il capo di Confindustria chiede quindi die "dedicare le risorse disponibili", perché "i prepensionamenti e un forfait su una categoria di contribuenti Irpef non producono Pil potenziale".

L’interlocuzione con la premier e con il governo, chiarisce poi il presidente degli industriali in chiusura, "c’è sempre, e mi sembra che nella parte di manovra che non ci vede favorevoli c’è volonta’ di intervenire".