Condannato in primo grado a novembre scorso a 23 anni di carcere per l’omicidio di Nazzario Cerrai, 94enne livornese, verrà messo agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. Così Giacomo Casalati, 47 anni, dopo un anno e mezzo di reclusione per omicidio volontario, sarà scarcerato. È la decisione della corte d’assise del tribunale di Livorno, che ha assecondato la richiesta dell’avvocato difensore Barbara Luceri. Nel nel corso delle udienze, reo confesso si è pentito per quanto fatto e ha chiesto scusa ai parenti del camionista in pensione che fu ucciso per soldi. Casalati era finito nel carcere di Livorno con un provvedimento di carcerazione preventiva 15 mesi fa. Poi a novembre era arrivata la sentenza della Corte d’assise di Livorno che aveva condannato l’uomo a 23 anni di reclusione. "La decisione di far uscire dal carcere Casalati per concedergli gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico, la posso definire solo in un modo: un atto di totale mancanza di rispetto verso mio padre, ucciso da Casalati crudelmente, e verso il dolore di chi ancora lo piange". Sono le dure parole di Marco Brucioni, figlio di Nazzario Cerrai, colto di sorpresa dalla notizia della ormai imminente scarcerazione dell’uomo che ha tolto la via a suo padre.