Martedì 23 Aprile 2024

Como sceglie un sindaco civico Forza Italia battuta, ribaltone a Monza

Nella città lariana vince l’outsider Rapinese. Pilotto conquista il capoluogo brianzolo

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Alla fine meglio civico che di centrosinistra. Il ragionamento degli elettori comaschi segue questa linea, premiando, quando allo spoglio manca una sezione su 74, l’outsider di lungo corso Alessandro Rapinese. Era lui al primo turno ad avere escluso il centrodestra di Giordano Molteni, piazzandosi al secondo posto con 100 voti di scarto dietro al centrosinistra di Barbara Minghetti. I voti di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, sono evidentemente finiti all’esponente civico, che supera il 55 percento dei voti. Un inedito per Como, dove l’uscente di centrodestra Mario Landriscina non si era ricandidato.

Lo spoglio di due settimane fa, finito dopo due giorni fra non poche polemiche, aveva segnato uno choc per l’elettorato moderato che nella storia, dall’ultima guerra, aveva dato per una sola volta la fiducia a un sindaco di centrosinistra. La città resta, quindi, politicamente distante dai progressisti, ma punisce il centrodestra ufficiale.

A Monza, il centrodestra dell’uscente Dario Allevi, con il forte appoggio di Silvio Berlusconi fresco del passaggio in Serie A della squadra cittadina, ha fallito il bis, mai riuscito a nessuno da quando esiste l’elezione diretta. Il centrosinistra di Paolo Pilotto (foto), fermo al 40% alla vigilia, ha strappato la vittoria con il 51% dei suffragi. Non è servito all’uscente reclutare il civico Paolo Piffer con quasi il 6% dei voti. A Sesto San Giovanni, l’ex Stalingrado, l’unica consolazione della Lega: l’uscente di centrodestra Roberto Di Stefano, con lo spoglio di 55 sezioni su 73 è al 52,5%. Michele Foggetta, Pd, si ferma al 47,5%.