Calabria, Gaudio rinuncia all'incarico: "Mia moglie non vuole trasferirsi"

L'ex rettore dell'Università 'La Sapienza' rinuncia per motivi personali: "La famiglia per me è un valore". Gino Strada non avrebbe dato la propria disponibilità ad assumere il ruolo di commissario, ma lui smentisce: "Non ho ricevuto proposte formali". Spirlì: "Non abbiamo bisogno bisogno di missionari, Calabria non è l'Afghanistan"

Eugenio Gaudio (Imagoeconomica)

Eugenio Gaudio (Imagoeconomica)

Roma, 17 novembre 2020 - Eugenio Gaudio rinuncia all'incarico di commissario alla sanità della Regione Calabria. L'ex rettore dell'Università 'La Sapienza', nominato commissario lunedì dal Consiglio dei ministri, ha rinunciato per motivi personali. Contestualmente alla nomina, su Gaudio era emersa la notizia dell'indagine a suo carico aperta dalla procura di Catania. La Calabria dunque, dopo le dimissioni di Saverio Cotticelli e quelle del successore Giuseppe Zuccatelli, rimane ancora senza una guida sul fronte della sanità e dell'emergenza Covid.

Il bollettino Covid del 17 novembre

"Mia moglie - fa sapere Gaudio a Repubblica - non ha intenzione di trasferirsi a Catanzaro. Un lavoro del genere va affrontato con il massimo impegno e non ho intenzione di aprire una crisi familiare". L'incarico di commissario alla sanità in Calabria "sarebbe una sfida importante, ma la famiglia per me è un valore".

Quanto alle notizie che hanno richiamato un suo coinvolgimento dell'estate 2019 nell'inchiesta sull'Università di Catania, Gaudio osserva: "Sono sempre colpito dall'imbarbarimento della politica. Le do una notizia in proposito: il procuratore di Catania ha appena fatto sapere al mio avvocato che è andato a depositare la richiesta di archiviazione per il mio presunto abuso di ufficio".

Gino Strada: "Non ho ricevuto proposte"

Gino Strada, secondo alcune fonti di maggioranza, non avrebbe dato la disponibilità a ricoprire il ruolo di commissario. Il fondatore di Emergency ha però smentito questa ricostruzione con un post su Facebook: "Leggo che non sarei disponibile a fare il commissario in Calabria. Ribadisco - perché evidentemente serve farlo ancora - che non ho ricevuto nessuna proposta formale e che comunicherò personalmente le mie decisioni attraverso i canali ufficiali se ci sarà qualcosa di reale e concreto da comunicare. Mi sembra che la situazione sia già abbastanza difficile per i cittadini calabresi senza che diventi anche grottesca".

Spirlì: "Strada? Dovranno passare sul mio corpo"

"Qui non c'è da fare nomine, c'è da gestire la sanità. Basta ispettori governativi ne abbiamo le scatole piene. Non arriva la nomina di Strada perché dovranno passare sul mio corpo per fare le nomine, non abbiamo più bisogno di commissari" parla così il presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì a La Zanzara su Radio 24. "Se arriva Strada - ha poi aggiunto - ne prendiamo atto, dopo il tris facciamo poker. La Calabria non è l'Afghanistan. Non abbiamo bisogno di missionari di nessun tipo».