COSIMO ROSSI
Cronaca

Come sta Napolitano? Il Presidente emerito in condizioni critiche. Le frasi d’odio sul web

L’ex capo dello Stato, 98 anni, è ricoverato a Roma. Dalla classe politica si susseguono i messaggi di speranza. Ma scoppia l’odio sui social. Storace: "Reazione vile"

COSIMO ROSSI
Cronaca
Il presidente emerito della Repubblica, Giogio Napolitano

Il presidente emerito della Repubblica, Giogio Napolitano

Roma, 20 settembre 2023 –  Si sono aggravate e risultano "critiche" le condizioni di salute del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano. Il complesso quadro clinico del 98enne ex capo dello Stato, che nel maggio 2022 aveva superato il decorso di un’operazione all’addome e da qualche tempo è ricoverato in una clinica romana, è andato complicandosi nel corso degli ultimi giorni, subendo un deciso peggioramento nel corso delle ultime quarantotto ore.

Gli hater

La notizia sul difficile stato di salute dell’ex inquilino del Colle è filtrata nella mattinata di ieri da palazzo Madama, rilanciata a mezzo agenzia. Suscitando tanta apprensione e al contempo, immancabile, un profluvio di insulti rigurgitati in rete ad opera dei cosiddetti hater da tastiera. Con annessa dovizia di particolari riferiti dagli organi di informazione e relativa esecrazione da parte della politica. Casomai non bastasse la già inappropriata invadenza mediatica nei riguardi del diritto alla privacy del degente e della famiglia riunita al suo capezzale.

Da sempre in trincea contro il graffitismo digitale, il mondo politico leva gli scudi contro questi "hater e miserabili sciacalli da tastiera", come li definisce il leader di Noi moderati Maurizio Lupi. Secondo cui gli utenti della rete "stanno scrivendo frasi offensive e volgari, indegne ed irrispettose sia nei confronti dell’uomo, sia nei confronti delle istituzioni". Ragion per cui Lupi esorta a individuare e perseguire gli autori, in quanto "il web non può essere il luogo dell’impunità per chi diffonde odio e menzogne".

Approfondisci:

Morto Gianni Vattimo, addio a 87 anni al filosofo del pensiero debole

Morto Gianni Vattimo, addio a 87 anni al filosofo del pensiero debole

Parole sorprendentemente identiche a quelle di Ettore Rosato. Sostenendo che "il web non può essere il luogo del libero sfogo per chi diffonde odio e menzogne" l’esponente di Italia viva esorta a "sempre più efficaci azioni giudiziarie" da parte della polizia postale. Stanti i paragoni con Stalin, interviene a tutela dell’onorabilità di Napolitano anche il vicecaprogruppo di FdI alla Camera, Alfredo Antoniazzi.

“Un conto è l’esercizio assolutamente libero e sacrosanto della critica – sostiene l’esponente meloniano –, un altro è il dileggio, la mancanza di rispetto verso un uomo di 98 anni e la sua sofferenza". Perciò l’esponente di FdI chiede un intervento comune della politica "per arginare gli hater e discernere il diritto ineludibile di espressione dagli insulti beceri". Quanto sia "vile" gioire per l’agonia del Presidente emerito, lo sancisce anche un avversario storico come Francesco Storace.

Dal Pci al Quirinale

Classe 1925, iscritto al Pci dal 1945, delfino di Giorgio Amendola ef esponente di punta dell’area "migliorista", quella più moderata e propensa al dialogo con la Democrazia Cristiana, primo comunista a ottenere nel 1978 un visto d’ingresso negli Usa, presidente della Camera dei deputati e poi ministro dell’Interno nel primo governo Prodi, Giorgio Napolitano è stato il primo presidente della Repubblica proveniente delle file dell’ex partito comunista e anche il primo a essere riconfermato per un secondo mandato al Colle.

Una scelta che accettò non senza sottoporre il Parlamento e le forze politiche a una dura reprimenda in un celebre discorso incentrato sul merito delle inadempienze e insipienze della classe politica che ne avevano caratterizzato l’operato in quel frangente, portando allo stallo decisionale che aveva poi generato la richiesta a lui di accettare un secondo mandato presidenziale.