Mercoledì 21 Maggio 2025
ALEX LUNG
Cronaca

I segreti del Conclave: come viene eletto il Papa e cos’è la stanza delle lacrime

Dopo i funerali di Francesco, i cardinali si riuniranno nella Cappella Sistina per scegliere il suo successore secondo un rito quasi millenario. Ecco come si svolge l’elezione del pontefice

I segreti del Conclave: come viene eletto il Papa e cos’è la stanza delle lacrime

Roma, 22 aprile 2025 – Dopo la morte di Papa Francesco, è inevitabile pensare al futuro della Chiesa Cattolica e al nuovo successore di Pietro. Il Papa viene eletto tramite il Conclave, un metodo istituzionalizzato nel 1274 che sebbene abbia subito varie modifiche nel corso della storia, presenta ancora numerosi tratti originari. Innanzitutto la clausura: i cardinali – ovvero i membri del Clero di più alto rango – si riuniscono a porte chiuse in Vaticano, e non possono comunicare con il mondo esterno fino all'avvenuta elezione.

Come si elegge il Papa? Una foto d'archivio di un passato Conclave
Come si elegge il papa? Una foto d''archivio di un passato Conclave

Chi elegge il Papa

I 'principi della Chiesa' giungono a Roma nei giorni successivi alla morte (o alle dimissioni, come avvenne nel 2013 con Benedetto XVI) del pontefice. Dopo i nove giorni di lutto, si procede con le congregazioni generali, una serie di riunioni per l'organizzazione del conclave. Ma è negli incontri informali che il futuro viene scritto: tra le pause, a tavola, davanti ai caffè, i cardinali sondano il terreno e capiscono chi potrebbero essere i 'candidati'. La parola va tra virgolette perché non ci sono candidature ufficiali, essere eletti non è una scelta.

Ciononostante, esistono diverse correnti all'interno del collegio cardinalizio. Per riassumere, due sono le principali: i conservatori e i riformisti. Papa Francesco viene ricondotto a quest'ultimo 'partito'; Papa Benedetto XVI era ritenuto essere espressione dei conservatori. Ovviamente, esistono ulteriori ramificazioni. Il fatto che la maggior parte dei cardinali attualmente in carica sia stata nominata da Bergoglio fa pensare che il suo futuro successore possa condividerne visioni e idee.

La messa e l'ingresso nella Sistina

Immediatamente prima dell'apertura del conclave si tiene la ‘Missa pro eligendo Romano Pontefice’: a tenderla è il cardinale decano. Nel 2005, fu proprio Joseph Ratizinger a guidare le preghiere, poche ore prima di essere eletto al soglio di Pietro.

Dopo la messa, i cardinali si dirigono nella cappella Sistina, la sede del conclave. Lì prestano un giuramento, poggiando la mano sul Vangelo. Infine, il maestro delle celebrazioni liturgiche pronuncia l'extra omnes: tutti, ad eccezione dei cardinali elettori, devono uscire. La cappella viene sigillata.

Le votazioni

Da un punto di vista prettamente pratico, il conclave si svolge come una qualsiasi elezione: i cardinali scrivono su una scheda il nome di colui che ritengono essere il 'collega' più giusto per guidare la Chiesa Cattolica.

Per eleggere un papa serve che due terzi dei presenti abbiano votato per lo stesso cardinale. Ciò non avviene quasi mai al primo scrutinio: Ratzinger fu eletto al quarto, Bergoglio probabilmente al quinto. I risultati sono segreti. Essi evolvono nel corso degli scrutini: mano a mano diventa più evidente chi siano i 'papabili', e si tende a confluire sui pochi nomi rimasti in gioco.

Il mancato raggiungimento di un accordo viene comunicato ai fedeli in piazza San Pietro con una fumata nera dalla canna della Sistina; l'elezione invece con una fumata bianca.

La stanza delle lacrime e la prima benedizione

Dopo l'avvenuta elezione, al cardinale eletto viene chiesto se è disposto ad accettare l'incarico. Alla risposta affermativa, gli viene domandato il nome che intende adottare: una cesura con la sua vita passata, e un impegno per quella nuova dedicata alla guida della Chiesa.

Viene dunque scortato nella cosiddetta 'stanza delle lacrime', chiamata così perché spesso, per la commozione e i timori del nuovo incarico, il nuovo papa scoppia a piangere. Lì viene vestito per la prima volta con l'abito bianco.

Infine, il cardinale protodiacono annuncia l'Habemus Papam alla loggia della basilica di San Pietro. Pochi minuti dopo è raggiunto dal nuovo pontefice, che pronuncia un breve discorso e impartisce la sua prima benedizione Urbi et Orbi.