Sabato 20 Aprile 2024

Coma etilico a 15 anni "Violentate in spiaggia"

Rimini, ragazzine ricoverate dopo una festa al mare. Un coetaneo nei guai. Il racconto alla polizia, assistite dagli psicologi: "Non ricordiamo nulla".

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Una notte brava tra minorenni, consumata all’insegna dell’alcol e finita con il presunto stupro di due 15enni, mentre un ragazzo di 16 è indagato per violenza sessuale. Il constesto però è talmente fumoso che gli investigatori della Squadra mobile, coordinati dal sostituto procuratore, Davide Ercolani, devono ancora ricostruire gran parte di quello che è avvenuto su una spiaggia nella zona nord di Rimini. "Non lo so" è la risposta più frequente fornita agli inquirenti dalle due vittime, trasportate entrambe al pronto soccorso in coma etilico.

Il ragazzino finito nei guai, raccontano altri testimoni, piaceva a entrambe la amiche. Ma probabilmente non sarebbe accaduto nulla se la comitiva non si fosse riempita di alcol fino a quel punto. Come sia andata esattamente ancora non è per niente chiaro, l’unica cosa certa è che la visita medica avrebbe rivelato un rapporto sessuale. Le ragazzine sono state soccorse in spiaggia dal 118, e quando gli operatori sanitari sono arrivati erano completamente stordite dall’alcol che avevano bevuto. Una volta al pronto soccorso, i medici si sono accorti però che c’era qualcosa di più che una semplice ubriacatura: le due giovani avevano fatto sesso per la prima volta. A quel punto i sanitari hanno allertato la polizia che ha fatto partire subito le indagini.

Dai primi accertamenti non sembrano esserci dubbi sul fatto che le due presunte vittime facevano parte di un gruppetto di minorenni che, con una discreta scorta di birre e super alcolici, era sceso in spiaggia per improvvisare una festa. Qualcuno avrebbe poi raccontato di avere visto una delle due avvinghiata al 16enne, e di avere sentito l’amica protestare perché quel ragazzo piaceva anche a lei. Racconti incoerenti, appunto, ancora tutti da verificare da parte degli inquirenti. Le 15enni sono state sentite alla presenza di psicologi, vista la giovane età. Ma alle domande dei poliziotti, hanno risposto con moltissimo "non ricordo". Nella memoria hanno solo qualche scena confusa che non avrebbe aiutato molto gli investitatori della Mobile. Ci sarebbero, però, i filmati di alcune telecamere della zona dove è avvenuto il fatto che avrebbero ripreso qualcosa, ma sembra non direttamente la violenza. Uno scenario dunque ancora tutto da rimettere insieme, incluso il ‘dove’ quella comitiva di minorenni ha potuto comprare quell’alcol. Una piaga, quella dei minorenni raccolti in coma etilico su spiagge e piazze, che nelle ultime settimane sta assumento in riviera proporzioni allarmanti.

Alessandra Nanni