Giovedì 18 Aprile 2024

Colpito il carcere con i prigionieri dell’Azov Mosca accusa Kiev: "Voleva farli tacere"

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Erano diventati "eroi" dell’Ucraina dopo aver resistito per 10 settimane nell’acciaieria Azovstal agli incessanti missili russi su Mariupol. Ieri alcuni combattenti del reggimento Azov sono morti proprio là dove il battaglione era nato nel 2014 come gruppo di volontari contro i separatisti filo-russi nella regione del Donbass a causa di un bombardamento sul carcere di Olenivka dove erano detenuti insieme ad altri ucraini. Un bombardamento, che ha causato 53 morti e 130 feriti, su cui ora Kiev e Mosca si rimpallano la responsabilità. "Sono stati gli ucraini con missili Himars di fabbricazione americana, – accusa il capo dei filorussi Denis Pushilin – ad eliminare i membri del battaglione Azov che hanno iniziato a testimoniare". Kiev contraccusa: "È una classica, cinica ed elaborata operazione condotta sotto falsa bandiera".