Mercoledì 24 Aprile 2024

Omicidio Willy, fratelli Bianchi: "Non lo abbiamo toccato. Respingiamo accuse"

Difesa: "Telecamere non hanno ripreso rissa". Fonti investigative: "Escluso movente razziale". Prefetto: "Non lasceremo passare episodio come qualcosa di casuale". Conte chiama i genitori della vittima: "Scioccato. Ho un figlio di 13 anni, cosa gli dirò?"

Gabriele Bianchi in una immagine tratta da Facebook (Ansa)

Gabriele Bianchi in una immagine tratta da Facebook (Ansa)

Roma, 8 settembre 2020 - "Non lo abbiamo toccato. Respingiamo ogni accusa. Siamo intervenuti solo per dividere, abbiamo visto un parapiglia e siamo arrivati. Siamo stati chiamati da amici al telefono". Lo hanno detto Marco e Gabriele Bianchi, durante l'interrogatorio di convalida al carcere di Rebibbia davanti al giudice di Velletri, in relazione alla morte del giovane cameriere Willy Monteiro Duarte. "Siamo dispiaciuti e distrutti perché siamo accusati di un omicidio che non abbiamo commesso", hanno aggiunto i due. Il difensore, Massimiliano Pica, ha annunciato il deposito di nuove prove a discarico dei suoi assistiti. Poi ha dichiarato che "hanno raccontato di avere visto delle persone che loro conoscevano e che erano coinvolte in una rissa con altri soggetti a loro sconosciuti" e "hanno fornito al giudice i nomi dei loro conoscenti". Le telecamere, secondo quanto afferma la difesa, non avrebbero ripreso la rissa. Ai quattro arrestati, oltre fratelli Bianchi, Mario Pincarelli e Francesco Belleggia, tra i 22 e i 26 anni, il pm di Velletri Luigi Paoletti contesta il concorso in omicidio preterintenzionale.

Per il momento, sarebbe "escluso il movente razziale e politico", secondo quanto affermano all'Agi fonti investigative, e potrebbero esserci indagini patrimoniali sui fratelli Marco e Gabriele Bianchi: non si esclude che possano esserci accertamenti per stabilire se il tenore di vita dei due fratelli sia in linea con la loro situazione ufficiale di nullatenenti. I due ragazzi hanno precendenti di polizia alle spalle, a vario titolo, per spaccio e lesioni. Intanto, la procura di Velletri ha disposto una consulenza tecnico-scientifica sui vestiti dei quattro ragazzi arrestati: secondo quanto hanno riferito i difensori, al termine degli interrogatori di convalida, i pm intenderebbero anche analizzare i cellulari e le telecamere a circuito chiuso presenti nella zona della rissa avvenuta tra sabato e domenica scorsi a Colleferro. L'autopsia, invece, sul corpo di Willy si svolgerà domani mattina alle 11,30.

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Il legale: "Telecamere non hanno ripreso rissa"

"Le telecamere hanno ripreso solo l'arrivo e la partenza dell'auto, dove a bordo erano presenti i fratelli Bianchi, ma non hanno ripreso la scena della rissa". Lo afferma l'avvocato Massimiliano Pica, al termine dell'interrogatorio. "Tutto sarebbe iniziato davanti al locale il 'Due di picche' tra due persone. È partito uno schiaffo per un apprezzamento ad una ragazza. La lite poi si sarebbe protratta fino all'edicola, dove poi è successo il fatto. I fratelli Bianchi sono arrivati dopo, perché erano andati a prendere degli amici che li avevano chiamati per andare a casa", ha spiegato il difensore. E ha concluso: "I miei assistiti affermano di avere 'sbracciato' per dividere gli autori della rissa ma di non avere colpito il ragazzo. Domani depositeremo nuove testimonianze che contraddicono quelle della Procura. I fratelli Bianchi affermano di non avere visto Willy a terra, vittima del pestaggio". 

Prefetto: "Preoccupante"

"Una cosa tristissima e preoccupante", sono le parole sulla vicenda del prefetto di Roma, Matteo Piantedosi. "Oggi vedrò il sindaco di Colleferro" e  "non lasceremo passare l'episodio come se fosse stato qualcosa di casuale", ha concluso il prefetto". "Insieme ai ragazzi di Paliano abbiamo organizzato per domani una fiaccolata in ricordo del nostro amato Willy", ha scritto su Facebook il sindaco di Paliano, Domenico Alfieri. 

Conte: "Scioccato"

"Sono rimasto fortemente colpito, anche scioccato, mi rendo conto che è una parola forte dalla vicenda di Willy. Ecco perchè ho preferito prima parlare con i genitori del ragazzo, e poi rilasciare dichiarazioni", sono le parole del premier Giuseppe Conte. "Li ho chiamati, l'ho fatto in punta di piedi perchè non volevo essere invasivo in un momento di estremo dolore, pur facendo sentire la vicinanza del Governo. - ha detto Conte - Ho sentito un padre molto provato". E ha concluso: "Fermiamoci un attimo tutti a riflettere. Cosa diremo ai nostri figli? Io ho un figlio di 13 anni, cosa gli dirò? Di non intervenire se vede una lite? Che cieca violenza si è scatenata nei confronti di un ragazzo che è intervenuto per sedare una lite?".

 "Sono rimasti emozionati e sorpresi per la chiamata del presidente del Consiglio Conte", ha detto l'avvocato Domenico Marzi, legale della famiglia di Willy Monteiro, in merito alla telefonata ricevuta dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. "Esprimo un ringraziamento a nome della famiglia - ha aggiunto l'avvocato - per la sensibilità mostrata dal presidente Conte nell'essere accanto a chi ha subito una violenza simile".

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Alessandro Bianchi: "Chiedo perdono"

"Io non ho colpe, ma chiedo perdono per la morte di Willy. Se servisse, se potesse restituire loro il figlio, andrei dai genitori di Willy e mi farei linciare. Darei la mia vita per quella di Willy". A dirlo, in due interviste a Stampa e Messaggero, è Alessandro Bianchi, il fratello maggiore di Gabriele e Marco, accusati dell'omicidio di Willy Monteiro Duarte. Il 33enne di si dice "convinto, e confido che venga dimostrato, che il colpo mortale, forse un calcio alla bocca, non l'hanno sferrato loro". Bianchi ha poi raccontato che "Gabriele e Marco avevano cenato nel mio locale con le loro compagne. Poi hanno ricevuto una telefonata dai loro amici". "Credo che Pincarelli e Belleggia abbiano invocato il loro aiuto perché qualcuno li stava picchiando", ha continuato Bianchi. "Io sono sicuro dentro di me, come lo è mia madre, che non sono stati loro a dargli calci in faccia, pugni in testa. I miei fratelli sono intervenuti per dare una mano ai loro amici". L'uomo difende i fratelli: "L'atteggiamento da spacconi ce l'hanno sempre avuto, ma sono persone di cuore, non sono come appaiono in quelle immagini. Quelli non sono davvero i miei fratelli".

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Amico di Willy: "Intervenuto in mia difesa"

"Willy è intervenuto in mia difesa, ma non avrebbe mai preso un'iniziativa che non fosse stata pacifica per riportare gli animi alla calma. Parliamo di un ragazzo equilibrato". Lo afferma al Corriere della Sera Federico Zurma, l'ex compagno di scuola di Willy, che "si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato". E ha specificato: "Si è messo tra me e loro. Mi stavano picchiando quando ho visto Willy. Ha cercato di mettere pace, ma hanno iniziato a picchiarlo in quattro".

Padre di testimone: "Violenza inaudita"

''I fratelli Bianchi erano lì solo per picchiare. Non è stata una rissa, ma un'aggressione. Sono stati 20 secondi di violenza inaudita''. A ''The Breakfast Club'' su Radio Capital parla Vincenzo, il padre di uno dei ragazzi feriti nella rissa che ha portato alla morte di Willy Monteiro Duarte. Il figlio di Vincenzo, che vuole restare anonimo, è riuscito a salvarsi nascondendosi dietro una macchina: ''Quella sera Willy, mio figlio e i suoi amici sono andati in un locale dopo il lavoro. Willy ha visto un suo compagno di scuola coinvolto in una rissa e ha avuto la bontà di dirgli di lasciar perdere. Poi qualcuno ha chiamato i fratelli Bianchi e hanno iniziato a picchiare chiunque passasse di lì". Vincenzo ricorda Willy come un ragazzo sorridente e responsabile: ''Willy era quello della compagnia che prendeva sempre la macchina perché non beveva mai. Era il ragazzo che tutti vorrebbero come figlio''.

Insulti social, indaga Polizia postale

La Polizia Postale ha aperto un'indagine contro chi, in queste ore, sta offendendo la memoria di Willy Monteiro. Nel mirino degli investigatori un uomo di Latina che sulla sua pagina social, dopo aver condiviso una foto degli aggressori, scrive: "Avete tolto di mezzo uno scimpanzè, siete degli eroi". E' diventato virale anche il video girato da un filmaker di Cassino, Giorgio Pistoia, il quale in un dialogo solitario, si lascia andare a commenti ironici sui motivi che avrebbero portato Willy Monteiro ad essere ucciso. Solo qualche ora dopo, il videomaker ha rimosso il video e chiesto pubblicamente scusa a tutti e soprattutto ai familiari del ragazzo ucciso: "Non avevo ben capito la dinamica dei fatti e provenivo da tre giorni senza chiudere occhio - ha spiegato -. Mi rendo conto di non avere scusanti ma ammettere i propri errori e' un segno di grande rispetto verso Willy".

Mercoledì fiaccolata a Paliano

Mercoledì 9 settembre alle 21 a Paliano si svolgerà una fiaccolata in ricordo di Willy. L'appuntamento, annunciato sui social del Comune di Paliano, è stato fissato presso piazza XVII Martiri (al Municipio), ricordando l'obbligo di indossare la mascherina.