Giovedì 18 Aprile 2024

Droga: smantellata centrale di smistamento a Montalcino

L'attività di spaccio era coperta dal lavoro regolare in aziende vitivinicole. La cocaina era destinata a imprenditori del luogo per festini e serate nei locali

Droga

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Siena, 20 gennaio 2015 - Una vera e propria centrale di smistamento della cocainadestinata a imprenditori del luogo per festini e serate nei locali, coperta dal lavoro regolare in tre aziende vitivinicole di Montalcino. È quanto scoperto dai carabinieri di Siena, come spiega l'Arma in una nota, che hanno eseguito otto misure cautelari nei confronti di italiani e albanesi. Indagate altre 15 persone.

Secondo quanto emerso dall'operazione, denominata 'Montalcino express' e coordinata dalla procura di Siena, la cocaina arrivava da Roma e Milano grazie a corrieri, generalmente incensurati. Nel corso delle indagini sequestrati circa 4 chili di stupefacente. I militari stimano che il giro di affari fosse di 20.000 euro al mese. Effettuate anche varie perquisizioni a carico degli indagati.

I dettagli dell'operazione sono stati illustrati dai carabinieri di Siena in una conferenza stampa. Lo spaccio avveniva anche all'interno delle tre aziende vitivinicole: all'insaputa dei titolari delle ditte. Coinvolti alcuni loro dipendenti. È quanto ha ricostruito l'inchiesta che ha portato alla scoperta della centrale di smistamento della cocaina a Montalcino, destinata a imprenditori del luogo per festini e serate in locali e case.

Otto le misure cautelari, agli arresti e all'obbligo di dimora disposte dal gip nei confronti di italiani e albanesi. In particolare, gli arrestati sono tre operai vitivinicoli albanesi da anni residenti a Montalcino, un commerciante di auto di Roma anch'esso albanese e un cuoco di San Quirico d'Orcia.

L'obbligo di dimora è scattato invece per moglie e marito di Buonconvento e per l'amministratore di un'azienda vinicola di Montalcino. A seguito delle perquisizioni è stata poi arrestata in flagranza di reato anche la moglie di uno degli indagati: nell'abitazione della coppia trovati 250 grammi di marijuana e 100 grammi di cocaina occultata in una confezione di detersivo. Le indagini, secondo quanto spiegato dai carabinieri, sono partite "da un insolito via vai in alcuni locali e anche di persone non interessate al vino in tre aziende di Montalcino". I proprietari delle aziende "erano totalmente all'oscuro", e i dipendenti coinvolti nell'operazione "approfittavano della loro buona fede".

Secondo le stime dei militari, ogni settimana sarebbe stato spacciato mezzo chilo di cocaina. Tra lo stupefacente sequestrato, oltre alla cocaina, anche marijuana e hashish per un ammontare complessivo di 5 chili. Durante la perquisizione domiciliare a carico di un indagato a Milano sequestrati 25mila euro in contanti ritenuti provento da spaccio.