Sabato 20 Aprile 2024

Club dello stupro nell’ateneo Studenti aguzzini di ragazze povere

Gli universitari più ricchi facevano a gara per drogare e abusare le loro colleghe

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di Deborah Bonetti

Nella prestigiosa università di Durham (in foto), nel nord dell’Inghilterra, diversi giovani rampolli di famiglie ’bene’ hanno lanciato una sconcertante gara a spese delle studentesse meno abbienti. La competizione, intercettata dallo staff dell’ateneo, consisteva nel vedere chi riusciva a portarsi a letto le ragazze ’più povere’ appena arrivate. In dialoghi particolarmente scioccanti, su un gruppo di chat online, si parlava di sciogliere sostanze allucinogene nei ’drink’ delle giovani per poi abusarle mentre erano incoscienti.

Il vincitore sarebbe stato chi ne avrebbe ’totalizzate’ di più. Il tutto è emerso pochi giorni prima dell’inizio delle lezioni, quando qualcuno ha divulgato i contenuti di una chat di gruppo e il rettore dell’Università è subito intervenuto, promettendo di lanciare un’inchiesta interna e di trovare i colpevoli. L’ateneo ha avuto problemi in passato, con diverse accuse di stupri e denunce di attacchi a sfondo sessuale da parte di parecchie studentesse. Due anni fa, la tragedia: una studentessa si è suicidata a seguito del trattamento ricevuto e il suo corpo è stato rinvenuto senza vita nel campus.

Nel tempo ci sono state anche parecchie accuse di misoginia e razzismo. Quest’ultimo affronto, della gara alle ’studentesse povere’, è stato definito "il fondo del barile". Quando gli stralci dei messaggini online sono stati divulgati, numerosi studenti si sono sfogati sui social media, accusando Durham di avere una "cultura tossica", in cui chiunque provenga da classi sociali meno abbienti o minoranze etniche si sentirebbe preso di mira e osteggiato. Un gruppo di supporto gestito da studenti e chiamato ’Durham Survivors’ (I sopravvissuti di Durham) è attivo e impegnato nel rimuovere qualsiasi traccia di conversazione offensiva che possa girare nel campus e un portavoce ha dichiarato: "Questa è la ragione per cui il nostro gruppo di supporto esiste. Siamo preoccupati, per non dire terrorizzati, da quello che potrebbe accadere alle nuove reclute di quest’anno se questo tipo di conversazioni offensive, nonché classiste, misogine, sessiste e quant’altro, venissero permesse".

L’università ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma di voler sospendere i colpevoli: "Condanniamo nel modo più assoluto il comportamento dimostrato in questo tipo di conversazioni online, che contravviene totalmente ai valori e ai comportamenti che riteniamo fondamentali in questa università. Abbiamo subito avviato un’inchiesta interna. Se questi post risultassero veri, prenderemo azioni immediate per rimuovere i colpevoli dal campus".