Mercoledì 24 Aprile 2024

Clooney, 60 anni di bellezza e di intelligenza

Migration

Giovanni

Bogani

Sessant’anni per George Clooney, eterno ragazzo, sorriso impenitente, figo da paura, icona di disinvoltura. Uno al quale sembra riuscire tutto, uno che fa surf con leggerezza sulle onde della vita. Uno che trova sempre il successo: con i film più impegnati, come Michael Clayton, sugli avvelenamenti dell’ambiente, così come con quei film leggeri, girati con l’amico Brad Pitt, come Ocean’s Eleven, dove il vero jackpot se lo sono presi loro, al botteghino, mezzo miliardo di dollari incassati al primo colpo.

Un successo planetario, una villa da sogno sul lago di Como, una vita coniugale felice con Amal Alamuddin, due figli gemelli, Ella e Alexander. Una vita che, parola sua, "vale molto più di un Oscar". E l’impegno per il Darfur, angolo dimenticato del pianeta dove si muore di fame, di guerra e di infezioni. E le cene per gli amici: nel 2013 dà loro un milione di dollari a testa. "Perché mi hanno aiutato quando ne avevo bisogno". George sente di dover restituire agli altri quello che la vita gli ha dato. Ha imparato dal padre Nick, giornalista e anchorman televisivo, l’arte preziosa della riconoscenza, e una dirittura morale quasi assoluta. Non c’è solo il lampo negli occhi, non c’è solo il sorriso da what else?. C’è, in lui, un’intelligenza non comune. Quella di un uomo che ha fatto bene i conti con il cinema e con la vita. Non si stupirebbe nessuno se volesse intraprendere la corsa più difficile, quella per la presidenza degli Stati Uniti.