Clima, Coldiretti: "2022 mai così bollente, ora gli effetti sono evidenti"

Si è chiuso un anno con temperatura media superiore di 1,15 gradi in Italia e la caduta del 30% di precipitazioni in meno

Roma, 7 gennaio 2022 - Le previsioni meteo annunciano il ritorno di piogge e neve dopo giorni di temperature senza precedenti. Il caldo anomalo di questi giorni fa seguito a un 2022 con una temperatura media superiore di 1,15 gradi in Italia e la caduta del 30% di precipitazioni in meno, rispetto alla media storica del periodo 1991-2020. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla banca dati aggiornata dell'Istituto delle scienze atmosferiche e del clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Isac-Cnr), che rileva le temperature dal 1800. "L'anomalia climatica - sottolinea la Coldiretti - è stata più evidente nel Nord Italia dove la temperatura è stata superiore di 1,37 gradi la media mentre il deficit idrico è stato del 40% con pesanti effetti sull'ambiente, sull'agricoltura ma anche sul turismo della neve e sullo smog nelle città".

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Appennino senza neve (Ansa)
Appennino senza neve (Ansa)

Gli effetti sono evidenti nel 2023, con i grandi laghi che, continua la confederazione agricola, hanno ora percentuali di riempimento che vanno dal 17% di quello di Como al 24% del Maggiore fino al 34% del lago di Garda mentre il livello idrometrico del fiume Po al Ponte della Becca è sceso a -2,9 metri.

"Gli agricoltori sono già impegnati a fare la propria parte per promuovere l'uso razionale dell'acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l'innovazione con colture meno idro-esigenti, ma non deve essere dimenticato che l'acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi agricoli" afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che "di fronte alla tropicalizzazione del clima occorre organizzarsi per raccogliere l'acqua nei periodi più piovosi per renderla disponibile nei momenti di difficoltà. Per questo servono - conclude il presidente della Coldiretti - interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali, potenziando la rete di invasi sui territori, creando bacini e utilizzando anche le ex cave per raccogliere l'acqua piovana».