Figlio di Grillo e il video: scintille tra la madre e la Boschi. Scoppia caso alla Camera

Parvin Tadjik, moglie di Beppe Grillo, commenta il post della deputata Iv: "Nel video si vede che la ragazza è consenziente". Replica della Boschi: "Le sentenze non le decidono i tweet delle mamme". Bongiorno (legale della presunta vittima): "Filmato è prova a carico"

Parvin Tadjik (ImagoE)

Parvin Tadjik (ImagoE)

Roma, 20 aprile 2021 - Non si placa la bufera attorno a Beppe Grillo che ieri ha difeso in un video postato sui social il figlio Ciro, indagato per una presunta violenza sessuale di gruppo nei confronti di una ragazza milanese di origine scandinava. L'episodio risale al luglio 2019, un'inchiesta è tuttora in corso e vede coinvolti altri tre giovani. In prima linea nell'attaccare il comico e fondatore del Movimento 5 Stelle la deputata Iv Maria Elena Boschi che su Facebook ha scritto: "Grillo si deve vergognare, fa torto a tutte le donne vittima di violenza". Sotto il post, spunta la replica di Parvin Tadjik, moglie di Beppe Grillo e madre di Ciro. "C'è un video che testimonia l'innocenza dei ragazzi , dove si vede che lei è consenziente, la data della denuncia è solo un particolare", commenta. Nel suo sfogo Grillo definiva "strano" che la giovane avesse denunciato l'episodio "otto giorni dopo".

Conte: "Beppe padre angosciato, ma ragazza da tutelare"

Ma non finisce qui. Nuovo post della Boschi: "Parvin Tadjik risponde al mio video di ieri dicendo che suo figlio è innocente, che la ragazza era consenziente, che ci sono le prove. Io non faccio il processo sui social, gentile signora". E ancora: "Le sentenze le decidono i magistrati, non i tweet delle mamme. Questo modo di concepire la giustizia, giocandola sui social e non nelle aule di tribunale, è aberrante". Ed è cio "che suo marito Beppe ha sempre fatto con i suoi seguaci: si chiama giustizialismo".

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Bongiorno sul video

"Questo video lo porterò in Procura perché reputo che sia una prova a carico", dice Giulia Bongiorno. avvocato della 19enne milanese, a L'Aria Che tira su La7. "È una prova che documenta una mentalità dell'eufemizzazione, spesso usata dagli uomini per giustificarsi quando sono imputati", afferma legale che su questa linea di difesa aggiunge: "Si dice alle vittime, state attente. Ma noi non ci facciamo intimidire!".

La rabbia dei genitori della presunta vittima

Il caso Grillo alla Camera

E oggi il caso Grillo è piombato in Aula all'apertura dei lavori alla Camera. All'attacco il centrodestra che chiede chiarimenti, ma la condanna è bipartisan. Critiche al fondatore del M5s dal capogruppo di Leu Federico Fornaro che ne deplora lo sfogo. La prima a prendere la parola è la deputata di Fratelli d'Italia Lucaselli che chiede la convocazione immediata della conferenza dei capigruppo sul tema.  Dure prese di posizione da parte della deputata della Lega Ravetto e di Fi Valentini. Così come di Lucia Annibali di Italia Viva. Carla Cantone del Pd spiega che "per noi il garantismo è importante, però ciò che abbiamo ascoltato nelle parole di Beppe Grillo non è accettabile e questo lo dobbiamo dire con forza". E nel pomeriggio la vicesegretaria dem Irene Tinagli su Twitter rincara: parole "inaccettabili e vergognose, solidarietà alla ragazza".  

Davide Crippa del M5s replica che la situazione è "estremamente drammatica, e dopo due anni, sostanzialmente, i toni, purtroppo, possono essere anche esasperati". Quindi ribadisce che "sta alla giustizia, oggi, fare il suo corso". A prendere le parti di Grillo il deputato pentastellato ed ex ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora: "Beppe è sempre consapevole di ciò che dice", le sue parole

Lo sfogo di Beppe Grillo

L'appassionato sfogo del comico e fondatore del Movimento 5 Stelle in un video di ieri su Facebook ha sollevato una lunga serie di polemiche. Sono "ragazzi di 19 anni che si stanno divertendo, che sono in mutande e saltellano col pisello così perché sono quattro coglioni, non quattro stupratori", le parole di Grillo sul video che ritrarrebbe un momento della serata nel mirino degli inquirenti. Nel filmato, secondo il comico "si vede la consensualità" della presunta vittima. E a proposito della giovane: "Una persona che viene stuprata la mattina il pomeriggio va in kytesurf e dopo otto giorni fa la denuncia vi è sembrato strano. Bene vi è sembrato strano, è strano!". Le frasi di Grillo hanno generato imbarazzo nel Movimento 5 Stelle (e nel Pd), innescando critiche pressoché trasversali nel panorama politico. 

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