Cinquestelle sempre più nel caos: lasciano altri tre deputati

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di Elena G. Polidori

A pochi giorni dalle elezioni regionali e dal referendum, il Movimento 5 Stelle si trova a un passo dalla scissione. Ieri tre deputati, Fabio Berardini, Carlo Ugo de Girolamo e Paolo Romano, si sono autosospesi in polemica con Davide Casaleggio (nella foto), patron di Rousseau, che lunedì aveva comunicato il taglio dei servizi sulla piattaforma a causa della "grave morosità" di diversi portavoce grillini. Una mossa interpretata come una vera dichiarazione di guerra perché arrivata nel pieno di un aspro confronto interno e mentre una cospicua parte del corpo parlamentare stellato invocava di togliere la gestione di Rousseau a Casaleggio per renderla funzionale solo agli eletti e non a società terze, com’è appunto la Casaleggio Associati. Che ieri ha per altro usato il Blog delle Stelle, organi ufficiale del M5s, per rispondere ai tre transfughi, ricordandogli le loro ‘morosità pregresse’.

L’uso del blog da parte di Casaleggio è stato poi stigmatizzato in modo polemico dalla big grillina, Roberta Lombardi: "Basta dibattiti sulla nostra leadership, ma a Davide Casaleggio dico che l’associazione Rousseau per eventuali comunicazioni deve ricordare di usare il suo sito istituzionale". Una guerra per bande, dunque, talmente feroce da convincere, martedì, Beppe Grillo a intervenire. "Rousseau è la nostra tecnologia - aveva dichiarato l’Elevato - e noi dobbiamo ringraziare Casaleggio padre e figlio".

Le parole del garante però, non sono state sufficienti a placare gli animi, anche se appaiono invece lusinghieri i risultati economici del suo blog che ha visto i ricavi salire, nell’ultimo anno, da 230mila a 240mila euro, solo con le vendite pubblicitarie. Una nota positiva per Grillo impegnato a fare da pompiere in attesa degli Stati generali, anche se i continui rinvii non fanno che peggiorare la situazione.