Mercoledì 24 Aprile 2024

Cinque Terre, sentiero a senso unico Scattano le misure anti ressa

Cinque Terre, sentiero a senso unico  Scattano le misure anti ressa

Cinque Terre, sentiero a senso unico Scattano le misure anti ressa

di Roberta Della Maggesa

CINQUE TERRE (La Spezia)

C’è pure un veneziano dentro la ciurma di turisti che alle dieci di mattina imboccano diligenti il ’budello’ di terra e sassi smossi che dal centro di Monterosso sale su verso le alture di Vernazza. E lui, che di tornelli e uscite a numero chiuso se ne intende, fa da apripista ai compagni: sono una decina e viaggiano in fila indiana tra macchie di erica e cespugli di corbezzolo. Sembrano bambini in gita scolastica, e invece sono i nuovi vacanzieri modello del Parco delle 5 Terre: scarponi da trekking alla caviglia, bastoncini telescopici, cartina nella tasca dello zaino. Sanno tutto della marcia a senso unico – la direzione imposta è da nord verso sud – che il direttivo dell’ente ha introdotto nel tentativo di regolare l’abnorme flusso di visitatori che nel weekend di Pasqua ha messo a ferro e fuoco sentieri e borghi.

La misura resterà in vigore fino a martedì 25 aprile nella fascia oraria tra le 10 e le 14. Ma in questo angolo di Liguria ormai fagocitato dalla macchina stritolatutto del turismo di massa, c’è già chi ha drizzato le antenne contro i rischi della decrescita felice. Gli operatori, innanzitutto, preoccupati per il potenziale danno d’immagine che la ’stretta’ potrebbe innescare. E così, a proposito del senso unico introdotto sul sentiero verde-azzurro la Cna mette in guardia sui rischi collegati a "decisioni d’emergenza, sperimentali e poco sensate e programmate". E in parallelo il consorzio “Welcome to la Spezia”, punto di riferimento delle strutture extra alberghiere per Confartigianato, promette battaglia contro la prospettiva di introdurre la prenotazione obbligatoria della card che garantisce l’accesso alla rete escursionistica: una misura per ora solo ventilata ma che, dicono dal consorzio, penalizzerebbe proprio le piccole strutture che sono l’ossatura del sistema ricettivo del territorio, senza peraltro scalfire le prerogative dei grossi network, specializzati nel pernicioso ’mordi e fuggi’.

Intanto ieri alle Cinque Terre le misure anti-congestionamento volute dal Parco hanno cominciato a far sentire il loro effetto. Nessun problema sul lato settentrionale del sentiero: il traffico unidirezionale, sorvegliato dalle guardie ecologiche volontarie e dagli uomini del Cai, defluiva in scioltezza. Ma già in tarda mattinata, all’altro capo del tracciato, Vernazza aveva assunto l’aspetto di un ’imbuto’: nelle quattro ore durante le quali è rimasto in vigore il senso unico sono stati infatti 1.600 gli escursionisti scesi in via Roma dalle scalinate che chiudono a sud il sentiero. Gente che è andata ad aggiungersi a quella arrivata nel borgo con treni e traghetti. Per tentare di favorire il deflusso il sindaco Francesco Villa ha addirittura autorizzato in deroga la sosta contemporanea di due battelli di fronte alla chiesetta di Santa Margherita. "Così non funziona – commenta a denti stretti –. Qui viviamo di turismo. Ma Vernazza è il più frequentato tra i borghi e se proprio vogliamo istituire un senso unico, la direzione scelta deve essere quella di Monterosso, non il contrario". Insomma, fermi tutti. C’è da ingranare la retro...