Cimici cinesi, torna l'invasione. Come debellarle

In Veneto l'allarme degli agricoltori: "Danni al 30% dei raccolti di frutta". A Palermo bonifica nel centro storico. Ecco qualche suggerimento per combatterle in casa

Un esemplare di cimice asiatica (iStock)

Un esemplare di cimice asiatica (iStock)

Roma, 19 ottobre 2016 - In Veneto è ormai il nemico numero uno degli agricoltori. E' l'Halyomorpha halyscimice, volgarmente conosciuta come cimice asiatica o cinese. Insetto particolarmente dannoso per le colture perché prolifica depositando uova almeno due volte all'anno con 300-400 esemplari a volta. Segnalato per la prima volta nel 2012 nelle pianure dell'Emilia Romagna, in sei anni, ha letteralmente infestato le coltivazioni del Nord Italia. A pagarne le spese è soprattutto il Veneto, dove il presidente di Confagricoltura, Lodovico Giustiniani, segnala danni per il 30% dei raccolti di frutta con punte anche del 100%. Le piantagioni più colpite sono quelle di pesche, albicocche, pere e mele, e ultimamente anche i kiwi. Ma le cimici cinesi non sono presenti solo al Nord e non solo in campagna. A Palermo recentemente è stata pianificata una bonifica nel centro storico, dopo numerose segnalazioni dei residenti. L'ospite non è pericoloso per l'uomo ma non è certo il benvenuto in casa. "Al pari delle altre Regioni d'Italia colpite dall'infestazione della cimice asiatica - dice Stefano Colazza, direttore del dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e forestali dell'Università di Palermo - la situazione in Sicilia potrebbe rivelarsi difficilmente contrastabile soprattutto perché l'Isola presenta delle condizioni climatiche ideali per lo sviluppo dell'insetto".

COME DEBELLARLE - L'invasione delle cimici, neanche a dirlo, è legata al clima: l'innalzamento delle temperature favorisce infatti la proliferazione dei parassiti che in Italia non hanno antagonisti naturali. Non ci sono cioè altri insetti o altri animali che se ne cibino.  Quali sono i rimedi possibili? In agricoltura l'unico modo di contrastarle è rappresentato dalle barriere fisiche come le reti. Ma come dimostra il caso di Palermo, non è difficile ritrovarsi le cimici anche in casa. Succede soprattutto quando le temperature esterne, come in questo periodo, cominciano ad abbassarsi, e gli insetti trovano riparo all'interno delle mura domestiche. E' autunno insomma che tutti noi (ad eccezione dei coltivatori) ci accorgiamo di più della loro presenza. 

Come intervenire? Anche in questo caso si può impedire agli insetti di entrare fisicamente nelle nostre abitazioni. Per esempio utilizzando zanzariere alle finestre o collocando reti anti-insetto attorno ai comignoli dei camini non in uso, sulle prese d'aria. E ancora sigillare crepe, fessure e tutti quegli accessi di cui i parassiti potrebbero servirsi (tubazioni, canalizzazioni, feritoie, ecc.). Se però l'ospite indesiderato si è già accomodato dentro casa allora non resta che pulire, preferibilmente usando il vapore che stana i gruppetti annidati in cassonetti, infissi, tubature. Dopodiché, per raccogliere, riccorrete alla vostra aspirapolvere, da passare meticolosamente in soffitti, verande e nei luoghi meno accessibili.

Se non si vuole ricorrere all'insetticida, possiamo poi utilizzare come antidoto il ghiaccio spray che stordisce le cimici, facendole cadere al suolo. Ricordatevi però di liberarvi dell'animale, che dopo un po' potrebbe riprendersi e tornare a svolazzare con quel ronzio tipico tutt'altro che gradevole.