Giovedì 25 Aprile 2024

Ci mancava solo la diretta tv in quarantena

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Piero

Degli Antoni

Negli studi televisivi, quando è in onda una diretta, si accende la scritta ‘on air’. L’altra sera, a Quarto grado, Gianluigi Nuzzi ha inventato la trasmissione ‘open air’. Munito di un soffice colbacco, ha coraggiosamente condotto la trasmissione di Rete4 (tre ore!) dal balcone di casa sfidando il gelo invernale. Motivo: Covid. La troupe, che evidentemente non poteva entrare in casa, si era asserragliata sulla terrazza della vicina. "Il virus non deve fermarci", ha ripetuto più volte nel corso della trasmissione. L’immagine ha naturalmente solleticato i buontemponi del web che su Internet si sono lasciati andare a facili battute come "portategli una cioccolata calda".

Ma a Quarto grado, l’altra sera, la tv ha scavalcato la barriera del Covid. Mentre molte trasmissioni hanno dovuto chiudere o rattoppare in qualche modo (Cattelan a X Factor si era fatto interpretare da un ballerino con lo schermo sul viso, era già un primo passo), Quarto grado, invece di arrendersi al virus, l’ha spettacolarizzato. Come la gente che ormai si è abituata a bere lo spritz all’aperto anche a meno tre gradi, come con i ciclisti di Deliveroo che sciamano nelle strade per portare a domicilio pasti caldi, la società si sta abituando all’emergenza. L’uomo è il più adattabile degli animali, per questo è dominante. Pur con il flagello del virus, c’è sempre una soluzione. Anche a costo di mettersi un colbacco in testa.