Modella rapita, la stampa ironizza sul sequestro di Chloe

Dal Mirror al Guardian, dubbi e incongruenze sul sequestro: "Quando la danno in pasto alle tigri?". "All'asta? Siamo su eBay?"

Chloe Ayling, dubbi sul suo rapimento (Newpress)

Chloe Ayling, dubbi sul suo rapimento (Newpress)

Milano, 9 agosto 2017 - Il suo aguzzino, il polacco Lukasz Herba, le avrebbe donato cioccolatini, biancheria intima e in un’occasione l’avrebbe pure accompagnata a comprare un paio di scarpe. Dettagli bizzarri di una storia su cui, secondo le stesse parole dell’avvocato di Chloe Ayling, Francesco Pesce, «è comprensibile avere dei dubbi». E lo hanno notato anche i tabloid inglesi, che sulla vicenda di Chloe Ayling, la modella britannica rapita a Milano, gettano più di un’ombra.    Così il Guardian prende le distanze e titola la notizia con un neutro «Alleged kidnapping», presunto rapimento. Il Daily Mirror riporta invece di una fonte secondo la quale la Ayling e Herba si conoscevano già ed erano stati visti insieme più di una volta, prima del rapimento, mentre ancora non si trovano tracce dell’agenzia che avrebbe attirato la modella nella trappola del finto servizio fotografico per poi rapirla. E il Daily Telegraph, poi, riporta anche delle mail che Herba avrebbe inviato al Daily Mirror, cercando di vendere al tabloid la storia di una «modella inglese rapita dalla mafia russa» proprio due giorni dopo il sequestro, offrendo loro anche delle fotografie di lei. 

Spunta poi Natalia, non meglio identificata fidanzata di Herba residente a Birmingham: la donna avrebbe rivelato alla stampa britannica che il polacco le inviava messaggini durante il periodo del rapimento, ma dicendole di essere in viaggio di affari per un’azienda di concimi in America, e non a Milano.  Per quanto riguarda i rapporti tra la vittima e il rapitore, i due si erano già incontrati a Parigi, per un servizio fotografico, lo scorso aprile.   L’Indipendent riporta le parole dell’avvocato di Ayling, Pesce: «Anche lui ammette che i dubbi sulla vicenda sono comprensibili», è il titolo dei giornalisti.  Non usa mezzi termini invece il sito di notizie scandalistiche Theblemish, che punta il dito con sarcasmo sulle ombre della vicenda. «Questa storia ha così tanti colpi di scena – si apre l’articolo online – che non si riesce a credere sia vera. È vera? Meglio che qualcuno non salti fuori a dire: scherzetto!». E prosegue: la modella racconta che «quando chi l’avesse acquistata si sarebbe stufato, l’avrebbe data in pasto alle tigri o rivenduta: siamo forse su eBay?». Inoltre, Herba avrebbe non solo messo in vendita Chloe sul dark web, ma anche chiesto un riscatto al suo agente. «E se entrambi avessero risposto – si domanda il sito –, a chi sarebbe andata la ragazza? Al miglior offerente?». E prosegue attaccando la questione del rilascio non appena si scopre che la ragazza ha un bambino. Theblemish immagina i malavitosi che redarguiscono il rapitore: «Herba, hai dimenticato che chiediamo solo modelle senza figli?!». Non solo: la richiesta di riscatto all’agente in breve tempo crolla, da 350mila dollari ad «appena» 50mila. «Come avrà preso questo sconto la povera Chloe, quando ha appreso di non valere più 350mila dollari? Scommetto che l’ha ferita». E così via.    La stampa britannica non nasconde poi i dubbi proprio sull’aguzzino polacco, Lukasz Herba: i suoi vicini di casa infatti lo avrebbero descritto come un tipo strano e solitario, che era solito passeggiare con un ratto sulla spalla. Un «fantasist», un mitomane, titola l’Indipendent. In entrambi i casi, non esattamente il tipo di membro che ci si aspetterebbe in una gang che fa riferimento alla mafia russa e si fa chiamare ‘Morte Nera’.